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Pescara, 16/05/2025
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Data: 26/06/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Lupi: «Alitalia deve rivedere l’alleanza con Air France». Il ministro: adesso bisogna puntare sui mercati emergenti

ROMA Esternazione estemporanea o progetto, tutto ancora da discutere? Fatto è che al ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, l’alleanza Alitalia-Air France, non piace. O almeno, vorrebbe rimodularla. «Nel nuovo piano Alitalia - dice il titolare del dicastero di Porta Pia - mi auguro si riveda se è ancora opportuna questa alleanza». Lupi, ovviamente, spiega anche il perché: è cambiato il mercato del traffico aereo, dove i Paesi emergenti (Russia e Cina, per esempio) sono passati dal 37% del totale del 1990 al 57% attuale. Come dire che le scelte aziendali, buone venti anni fa, ormai sono superate. Lupi butta lì, non a caso, alcuni interrogativi: «E’ un’alleanza strategica quella con Air France, visto come si sta modificano il mercato? Ha senso guardare a un vecchio mercato o ha più senso guardare a quelli emergenti? Nella ricerca di un partner è necessario guardare ai mercati emergenti oppure no?». Domande retoriche che nella sua testa hanno già una risposta: serve un partner forte che non può essere la compagnia transalpina.
Comunque si tratta di argomentazioni che magari, Lupi, si propone di affrontare la prossima settimana allorché Roberto Colaninno e l’amministratore delegato, Gabriele Del Torchio, gli presenteranno il nuovo piano industriale 2013-2016. Possibile però che l’appuntamento sia rinviato, causa lo slittamento della formalizzazione del documento che sarebbe dovuta avvenire domani in conferenza stampa. Tutto spostato al 3 luglio, per una improvvisa indisposizione di Colaninno.
IL PIANO
Piano ancora top secret, ma che dovrebbe essere incardinato su una maggiore internazionalizzazione delle rotte con conseguente potenziamento delle tratte a medio e lungo raggio e una riduzione dei voli domestici. Ieri c’è stato un incontro «segreto» tra management e sindacati che è servito a delineare le rispettive posizioni tenendo conto anche delle ricadute occupazionali del progetto aziendale. In effetti il settore del trasporto aereo è in crescente crisi: sono circa 7.000 (4.500 soltanto i dipendenti Alitalia) i lavoratori in cassa integrazione. Il ministro Lupi ieri si è impegnato a «presentare nel decreto Lavoro una proposta di proroga della cig che scade nel 2015». Più precisamente, si tratterebbe di un rifinanziamento del fondo di sostegno al reddito e non di una nuova cassa.

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