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Data: 26/06/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Lavoro, sul tavolo 1,3 miliardi. Bonus assunzioni ecco le regole

ROMA Un tesoretto un po’ più ricco per il piano lavoro. Oltre al miliardo recuperato dai residui dei fondi europei 2007-2013 per il Mezzogiorno, il governo è riuscito reperire altri 300 milioni così da poter estendere anche alle regioni del centro Nord una parte delle agevolazioni per i neo-assunti. Il giorno è arrivato: stamane il Consiglio dei ministri varerà l’atteso piano per l’occupazione. Sarà comunque - come ha confermato ieri il premier Letta - solo il primo tempo.
In autunno, chiariti una serie di punti con la Ue, ci sarà la seconda fase con la riforma dei centri per l’impiego. Proprio ieri è filtrata la notizia che Bruxelles potrebbe non essere contraria a concedere all’Italia la possibilità di ridurre il cofinanziamentio delle politiche di coesione Ue 2007-2013, cosa che consentirebbe di liberare altri 3-4 miliardi. Per quanto riguarda il provvedimento di oggi, ci sono molte conferme e qualche novità.
OCCUPAZIONE AGGIUNTIVA

L’idea alla base della concessione degli sgravi è: l’occupazione deve essere incrementale, non sostitutiva di un pensionamento o di un altro tipo di contratto. Per il Sud ci sono 500 milioni di euro a disposizione. Per il centro-Nord 300. Le aziende che assumeranno giovani under 29 disoccupati da almeno sei mesi con contratti a tempo indeterminato non pagheranno i relativi contributi per 18 mesi. Lo sgravio, sottoforma di decontribuzione, ha però un tetto massimo: 650 euro mensili. Spetterà anche per la trasformazioni dei contratti a termine in rapporti a tempo indeterminato, ma in questo caso il posto che si ”libera” del contratto a tempo deve essere subito rioccupato. Insomma a conti fatti l’organico dei dipendenti (a termine o fissi) deve avere un’unità in più.
Per spingere le aziende a ”pescare” dalle liste di chi usufruisce di un ammortizzatore sociale, chi assume un disoccupato che percepisce l’Aspi godrà di un bonus pari al 50% della dote residua (i mesi non fruiti).
Sempre per gli under 29 del Sud ci sono 200 milioni di euro per gli stage e i tirocini e 190 milioni per l’autoimprenditorialità.
MENO VINCOLI ALLA FLESSIBILITÀ

Diminuisce l’intervallo obbligatorio tra un rinnovo e l’altro: dagli attuali 60/90 giorni si ritorna a 10/20 giorni. Sarà facoltà dei contratti collettivi ridurre ancora di più la pausa, anche azzerarla. Fino al 2015 si estende in via sperimentale il periodo per la cosiddetta ”acausalità” : per gli under 29 diventa 18 mesi. Sempre fino al 2015 la durata massima dei contratti passa dagli attuali 36 mesi a 48 mesi. Meno vincoli anche sull’apprendistato, sui lavori a chiamata e sui voucher.

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