ROMA Il «record di fibrillazioni» di cui parla il presidente Napolitano si materializza ieri in Parlamento dove i ministri del Pdl non ascoltano le dichiarazioni del premier Letta sul vertice europeo. In piazza Campo de Fiori, a Roma, dove Giuliano Ferrara, con il rossetto «perché siamo tutti puttane», chiama a raccolta i militanti contro la condanna a 7 anni per Berlusconi. Nei corridoi delle Camere, con Rosy Bindi che domanda «fino a quando potremo stare al governo con un pluri condannato» e i vertici del Pdl che attaccano il governo sull’aumento dell’Iva e sulla cancellazione dell’Imu. E, infine, a palazzo Chigi, durante l’incontro tra il premier Enrico Letta, e Silvio Berlusconi. Obiettivo, provare a tenere distinte le vicende giudiziarie del Cavalieredall’agenda del governo.
Cosa che il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, chiede con determinazione, rivelando quanto fragile sia in queste ore la maggioranza che sostiene il governo. «Sarebbe irresponsabile far saltare l'azione di governo a fronte di episodi giudiziari che riguardano soltanto Silvio Berlusconi», spiega.Un avvertimento diretto a quanti nel Pdl insistono affinchè Berlusconi ponga all’attenzione di Letta innanzitutto il tema della riforma della giustizia.
In realtà, il faccia a faccia serve sì a siglare la pace dopo lo shock della sentenza di Milano, ma innanzitutto a rilanciare l’azione del governo, unica condizione che consentirebbe a Berlusconi di riaffermare la propria popolarità. E il timore che i grillini transfughi possano sostituire i pidiellini nella maggioranza con il Pd non aiuta a distendere i nervi. Si spiegano così gli avvertimenti lanciati dal presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta, che polemizza con il ministro dell’Economia, Saccomanni, sulla sospensione dell’aumento dell’Iva solo per tre mesi», cosa che considera «una presa in giro». Ma c’è anche il rilancio del tema dell’abolizione dell’Imu. «Seil governo Letta non dà risposte sulla tassazione sugli immobili evidentemente il governo non funziona», avverte sempre Brunetta.
GLI AUT AUT
E in serata arriva l’aut aut del capogruppo dei senatori pidiellini, Renato Schifani, che scandisce: «Attendiamo a breve dei provvedimenti shock sull'economia. Al di là dell'abolizione dell'Imu e del non aumento dell'Iva, ci aspettiamo la detassazione dei nuovi assunti, la riduzione della pressione fiscale ed un atteggiamento diverso nei confronti dell'Europa che non ci deve far più sentire all'interno di una gabbia. Bisogna essere autorizzati a poter realizzare manovre non più recessive, ma espansive- insiste- servono misure che aiutino la crescita del nostro Paese, su questo saremo inflessibili».
Parallelamente, nel Pdl cresce l’indignazione per la condanna del tribunale di Milano a sette anni per la vicenda Ruby, sentenza che Giuliano Ferrara, nell’arringa ai militanti a Campo de Fiori, chiama «di stampo talebano».Il clima è arroventato e la sopravvivenza del governo dipende dall’intesa tra Letta e Berlusconi. E che tutto si stia sfarinando, anche il rapporto di Berlusconi con il Quirinale, lo fanno intendere le accuse di Sandro Bondi al Capo dello Stato che definisce «un Ponzio Pilato» per non essersi speso per difendere il leader del Pdl dagli attacchi a raffica della magistratura.