CHIETI Una foto ricordo davanti al nuovo e ultramoderno filobus e poi tutti sul mezzo elettrico per raggiungere in poco meno di dieci minuti, con un giro di prova, Largo Cavallerizza. Il Comune presenta alla città i cinque nuovi filobus acquistati, con il sostanzioso contributo della Regione, per un importo che sfiora i 4 milioni di euro. Al tempo stesso, si spera che questa sia la volta buona, viene riattivato il servizio filoviario cittadino, che tornerà ufficialmente a collegare Colle e Scalo da lunedì 1 luglio, inaugurato nel 1950 e fermo dal lontano 1993. «Quando mi ritrovai con un’ordinanza di sospensione della filovia», ricorda il sindaco Umberto Di Primio, «che aveva bisogno di essere riqualificata in blocco». Quattro anni dopo il Comune di Chieti beneficiò di un finanziamento Cipe pari a 14 miliardi delle vecchie lire per eseguire il restyling del tracciato filoviario teatino che si estende per 9,6 chilometri. La distanza esatta che intercorre tra piazzale Sant’Anna, punto di partenza dei filobus, e via dei Vestini, luogo di approdo dei bus elettrici. «L’allora assessore ai lavori pubblici Raffaele Di Felice», aggiunge il sindaco, «ebbe il merito di completare la linea area della filovia». Che, però, girò in città per poco tempo. Nel 2006 la Regione stanziò 3,2 milioni di euro per consentire al Comune di acquistare nuovi e moderni filobus nell’ottica dello sviluppo del trasporto pubblico urbano ecologico. La somma fu rimpinguata dall’ente con 800 mila euro. Nel 2007 venne predisposto il bando di gara e nel 2008 ci fu l’assegnazione dei lavori. Ma la ditta seconda classificata fece ricorso con la diatriba, a suon di carte bollate, che si è protratta fino al 2011 quando il Consiglio di Stato dette ragione alla ditta belga-olandese Van Hool che ha fornito i cinque nuovi filobus al Comune. «Il primo», afferma Mario Colantonio, assessore ai lavori pubblici, «è stato consegnato alla città nel luglio 2012». Nel frattempo però, la filovia, fu inaugurata dalla vecchia amministrazione comunale di centrosinistra nel 2009 con la ristrutturazione di sette dei vecchi filobus in dotazione alla società La Panoramica, gestore del trasporto pubblico locale. Si scomodarono anche “le iene” per denunciare, all’epoca del governo Ricci, l’immobilismo della filovia. Che ripartì per un breve periodo. «I lavori di realizzazione del sottopasso di via dei Vestini» spiega Colantonio, «hanno comportato l’interruzione della linea filoviaria e la conseguente necessità di collaudare di nuovo l’intera tratta». Così come indicato dall’ufficio del ministero dei trasporti preposto, l’Ustif, che ha impartito anche una serie di rigide prescrizioni al Comune. «Parliamo di richieste continue», dice Giandonato Morra, assessore regionale ai trasporti, «che hanno protratto i tempi di inaugurazione della filovia». Intanto la corsa di prova si è conclusa con l’approdo del filobus in piazza San Giustino. Dove don Nerio Di Sipio, parroco della cattedrale, ha benedetto i cinque nuovi filobus parcheggiati a spina di pesce tra la curiosità dei presenti.
Febo: il tracciato l’abbiamo fatto noi
«La filovia è stata inaugurata nel 2009 dalla nostra amministrazione che ha stanziato i fondi per acquistare i nuovi filobus scelti e ordinati dal mio assessorato». Luigi Febo, ex assessore ai lavori pubblici presente alla cerimonia di ieri, rivendica i meriti della vecchia giunta Ricci sulla filovia e precisa. «Oggi (ieri ndc) il Comune ha inaugurato solo i nuovi filobus», dice, «e non di certo il tracciato filoviario. Ci avevamo già pensato noi a farlo». Tra i presenti al vernissage dei nuovi filobus anche l’assessore regionale all’agricoltura Mauro Febbo, il dirigente dell’ufficio trasporti regionale Carla Mannetti e l’intera giunta comunale.