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Pescara, 16/05/2025
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27/06/2013
Il Centro
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Via al decreto lavoro sgravi per le aziende. Varato pacchetto da 1,5 miliardi con incentivi per le imprese Previsti 650 euro al mese per contratti a tempo indeterminato |
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ROMA Un miliardo e mezzo per il lavoro con l’obiettivo di creare 200mila nuovi posti in 18 mesi e stop all’aumento dell’Iva fino al 1 ottobre. Il Consiglio dei ministri ha varato l’annunciato decreto sull’occupazione mettendo qualche risorsa aggiuntiva, rispetto alle previsioni, e destinandola maggiormente al Mezzogiorno. «Puntiamo a dare un colpo duro alla disoccupazione giovanile - ha commentato il presidente del Consiglio Enrico Letta - ora l’approvazione del decreto mi consentirà di andare in Europa a fare la battaglia contro la disoccupazione giovanile». Il nodo delle coperture finanziarie (bisogna infatti trovare 1 miliardo e mezzo di euro) non sembra ancora risolto. Il ministro dell’Economia, Saccomanni, spiega che «ha avuto il compito non facile» di trovare i soldi per lavoro e Iva ma ripete che questo sarà fatto «senza creare nuovo debito e rispettando le direttive comunitarie». Un’impresa complicata di questi tempi. Nel merito, il cuore del provvedimento è incardinato sugli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani tra i 18 e i 29 anni, in modo tale da azzerare totalmente i contributi per i primi 18 mesi e per 12 mesi nei casi di trasformazione di contratti a termine in quelli a tempo indeterminato. Il ministro Giovannini indica in 100mila le persone che potranno beneficiare degli sgravi contributivi e altrettante quelle che saranno coinvolte nelle altre misure di inclusione sociale. Complessivamente sono stanziati 794 milioni per coprire gli sgravi per giovani in difficoltà. Per il quadriennio 2013-2016 (per contratti attivati entro la fine di giugno 2015), andranno 500 milioni per le regioni del Sud, devastate dalla disoccupazione, e 294 per le altre. Decontribuzione piena invece per le nuove assunzioni (il 33% della retribuzione) fino a un tetto di 650 euro per lavoratore per un massimo di 18 mesi se si tratta di un nuovo contratto a tempo indeterminato (se invece è una stabilizzazione di un contratto a termine lo sgravio come detto dura 12 mesi). L’azienda potrà ottenere lo sgravio se il lavoratore under 30 possiede almeno una di queste condizioni: essere privo di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; essere privo di un diploma di scuola media superiore o professionale; vivere solo con una o più persone a carico. L’assunzione deve però comportare per le aziende un aumento di occupazione rispetto all’anno precedente. Il decreto prevede anche agevolazioni per le persone con più di 50 anni di età e disoccupati da oltre 12 mesi, in genere non richiesti dalle aziende. Il governo ha stanziato 168 milioni per ore di tirocinio formativo per giovani che non lavorano, non studiano e non partecipano ad alcuna attività di formazione. L’obiettivo è coinvolgere almeno 80mila giovani. E’ stata anche ridotta la pausa tra un contratto a termine e un altro, che torna ora a 10-20 giorni a seconda della durata del contratto, con una sostanziale modifica della riforma Fornero che aveva previsto una pausa di 60-90 giorni. Il decreto prevede 80 milioni di euro per misure di autoimpiego e autoimprenditorialità. Ulteriori 80 milioni sono destinati a finanziare un piano di azione sulla coesione per enti e organizzazioni operanti nel sociale che coinvolgono giovani in progetti di valorizzazione dei beni pubblici e per l’inclusione. Su questo versante sarà anche attivato il programma di «promozione per l’inclusione sociale» finanziato con 167 milioni e che coinvolgerà 170 mila cittadini. Viene ancora confermata fino a fine anno la social card per 425mila persone. Inoltre, nel decreto sono previsti 22 milioni per assunzione di lavoratori disabili e 15 milioni per promuovere l’alternanza tra studio e lavoro e quindi l’attività di tirocinio curriculare per gli studenti iscritti nei corsi di laurea 2013-2014. Letta ha ammesso che l’Italia è nella sua «fase più complicata» e perciò rimanda per interventi più sostanziosi alla legge di Stabilità del 2014.
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