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Data: 27/06/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Giovani Incentivi e stage, così si entrerà in azienda

Sconto con un tetto di 650 euro mensili per chi offre un posto fisso agli under-29. Risorse per i tirocini: in tre anni si spera di coinvolgere novantamila ragazzi

ROMA Ora sicuramente ci sono più opportunità di trovare un posto di lavoro. Anche se molto continuerà a dipendere dalla fiducia che gli imprenditori hanno nella ripresa. Perché una cosa è certa: se il tunnel della crisi continuerà ad essere lungo e buio, non ci sono bonus e incentivi che tengono. Soprattutto se erogati a fronte di contratti a tempo indeterminato, quelli che non consentono - o almeno rendono assai più complicato - di ”tornare indietro” se la situazione aziendale dovesse peggiorare. Detto ciò le misure previste nel decreto possono essere di stimolo nei confronti di quei datori di lavoro che magari attraverso prodotti innovativi e di qualità, sono riusciti a sconfiggerla questa crisi. Però finora restavano cauti sul fronte dell’organico. E allora vediamo quali potrebbero essere i futuri scenari per i giovani in cerca di lavoro.
POSTO FISSO IN ARRIVO

Il primo principio è: il bonus - pari a un terzo della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali per un periodo di un anno e mezzo dall’assunzione - spetta ai datori di lavoro che assumono giovani (18-29 anni) con contratti a tempo indeterminato. Per chi è stanco di passare da un contrattino di pochi mesi a un altro, questa potrebbe essere una buona opportunità. Non è sufficiente però il solo requisito anagrafico. Per poter aspirare ad essere assunto con lo sconto a favore del datore di lavoro (bonus che comunque ha un tetto massimo di 650 euro mensili) bisogna rientrare in una condizione di ”disagio”: niente lavoro da almeno sei mesi; oppure basso titolo di studio (non oltre la terza media); o ancora vivere non dai genitori e con moglie o figli a carico. E chi ha già un contratto a termine? Se viene trasformato in contratto a tempo indeterminato, il bonus c’è. Ma solo per 12 mesi e dovrà comunque trattarsi di occupazione aggiuntiva rispetto all’organico aziendale.
Oltre all’apprendistato, un primo approccio al lavoro può arrivare con stage e tirocini retribuiti con 400 euro al mese.
PRIMO APPROCCIO

Il veicolo può essere l’università (statale) che attiva tirocini di almeno tre mesi presso privati o enti pubblici. O la scuola (per gli studenti delle quarte superiori). A questo fine ci sono 15 milioni di euro. Più vaste le possibilità nel Sud, dove per stage e tirocini di giovani che non studiano e non lavorano, ci sono 168 milioni di euro. In tre anni il governo conta di coinvolgere così 90.000 ragazzi.

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