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Data: 28/06/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Corso Vittorio, spunta una doppia rotatoria

Per Carlo Masci e la sua maggioranza è un intervento di riqualificazione. I commercianti temono si tratti di una pedonalizzazione, sia pure parziale, che non vedono affatto di buon occhio: ieri avrebbero voluto finalmente conoscere la verità sul futuro di corso Vittorio Emanuele, ma l’indisponibilità dell’assessore alla mobilità Berardino Fiorilli ha imposto lo slittamento del consiglio comunale straordinario convocato sull’argomento.
«Se ne riparla il 2 luglio». Sarà martedì pomeriggio e, a differenza di ieri (i negozi erano chiusi), i commercianti dovranno lasciare le attività per essere presenti in aula, aspetto che li ha fatti arrabbiare non poco. Nondimeno va considerato che l’assise civica si riunirà appena tre giorni prima della scadenza fissata per la presentazione delle offerte. In altre parole, sostiene Antonio Blasioli, consigliere del Pd, «l’impressione è che la maggioranza mostri disponibilità al confronto, ma abbia già deciso di tirare dritto con il progetto». E qui, aggiunge Blasioli, bisogna capire di quale progetto si tratta. «Ci si è soffermati sui presunti danni che l’intervento potrebbe arrecare alle attività commerciali di corso Vittorio, visto che sulla principale arteria cittadina passerebbero solo il Filò ovvero i mezzi pubblici e le auto dei residenti - spiega il consigliere Pd -. Ma sulla viabilità di quella zona si annunciano stravolgimenti a causa di soluzioni tecniche che meritano assolutamente di essere discusse ed eventualmente riconsiderate, sia per gli ingorghi che rischiano di sorgere, sia per l’inquinamento che quella mole di traffico produrrà. Si vuole forse sacrificare l’idea di un grande parco cittadino con teatro e mediateca nell’area di risulta?».
Secondo Blasioli, e questa è una sorpresa, i progetti ipotizzati per rivoluzionare la viabilità in quella zona sarebbero due. «Ma non esiste un progetto esecutivo, circola solo uno schizzo elaborato dagli uffici, si procede all’insegna dell’improvvisazione» commenta Blasioli, che prosegue: «C’è un progetto in cui sono evidenziate due rotatorie: quella già esistente, tra via Ferrari e via del Circuito, che già oggi riceve un gran flusso di traffico da quelle strade, per poi riversare tutto in via De Gasperi. E un’altra, disegnata all’incrocio tra via Teramo e via De Gasperi, che consentirebbe di arrivare alla rotonda del Rampigna direttamente da via Michelangelo, passando per la bretella alternativa sull’area di risulta. Rotatoria, quest’ultima, che non risulta in nessun piano della mobilità e in nessun progetto».
Blasioli pone interrogativi e aspetta risposte che dalla maggioranza tardano ad arrivare. «Comprendo il timore dei negozianti per i loro affari, ma con la doppia rotatoria, caso unico in Italia, si pone anche un problema ambientale: la nuova viabilità finirà per creare un grande tappo che provocherà code infinite su via del Circuito, via Ferrari e via Teramo, con gas di scarico a tutto spiano. C’è poi da capire, una volta realizzato, come accedere al Ponte nuovo».

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