ABRUZZO. Regione Abruzzo protagonista (in negativo) del Consiglio dei Ministri di ieri.
Tra un decreto legge per migliorare il funzionamento del mercato del lavoro e il rinvio dell’aumento dell’Iva sono state passate in rassegna anche altre questioni.
Su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Graziano Delrio, il Cdm ha infatti esaminato quattordici leggi regionali. E’ stata deliberata l’impugnativa per alcune di queste, tra le quali ben 5 sono della Regione Abruzzo.
Secondo il Governo le leggi abruzzesi contestate conterrebbero «alcune disposizioni che si pongono in contrasto con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di coordinamento della finanza pubblica, in violazione dell’art. 117, terzo comma, della Costituzione».
Tra quelle impugnate ci sono la numero 2 del 10 gennaio (Legge Finanziaria Regionale 2013) e la numero 3 del 10 gennaio 2013 (Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013 - Bilancio pluriennale 2013-2015) già contestate qualche mese fa.
«Si tratta di un'impugnazione annunciata», commenta il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, «perche' il ministero aveva scritto da tempo alla Regione che non ha potuto controdedurre nulla. Il risultato e' che dalla cultura al Cotir un sacco di emergenze si ritrovano senza copertura. Un pasticcio bipartisan frutto di una politica che antepone gli annunci e l'immagine alla programmazione. L'ho detto e ripetuto per ore facendo ostruzionismo da solo in Consiglio Regionale che non si potevano prendere i fondi accantonati per il contenzioso con i dipendenti sulla Ria e ora il governo impugna».
LE ALTRE LEGGI
Ma l’impugnativa riguarda anche la legge regionale numero 10 del 24 aprile scorso “ Modifiche alle leggi regionali n. 29 dell’11.8.2011 (Razionalizzazione e rideterminazione dei Servizi di Sviluppo Agricolo), la numero 6 dell'11 marzo (Misure urgenti per lo sviluppo del Settore dell’Agricoltura e della Pesca in Abruzzo), e la numero 143 del 17.12.1997 (Norme in materia di riordino territoriale dei Comuni: Mutamenti delle circoscrizioni, delle denominazioni e delle sedi comunali. Istituzione di nuovi Comuni, Unioni e Fusioni).
Inoltre il Consiglio dei ministri ha contestato «per conflitto di attribuzione» dinanzi alla Corte Costituzionale la delibera della Giunta regionale Abruzzo n. 218/2013c sul rilascio di autorizzazioni di competenza regionale in materia ambientale.
La giunta aveva attribuito le competenze afferenti lo scarico in mare di materiale proveniente dall’escavo dei fondali marini o salmastri alle Direzioni regionali. Non si può fare, dice il Governo: quella è competenza dello Stato.