Sono scesi in piazza con striscioni e bandiere ieri mattina i dipendenti teramani della sede di Mosciano Sant’Angelo di Tnt Global Express, licenziati dall’azienda olandese di spedizione e consegne: un altro duro colpo al cuore all’economia teramana che si somma a tutti gli altri. In Italia saranno chiuse 24 filiali per complessive 854 unità lavorative. «I motivi della decisione si riassumono unicamente con l’intento aziendale di pareggiare i conti e risparmiare i costi fissi» fanno sapere Aurelio Di Eugenio e Luigi Scaccialepre della Filt Cgil. «Nessun piano industriale credibile che parli di rilancio e prospettive è stato presentato dall’impresa – commentano sconsolati i due sindacalisti - né si è tenuto conto del dramma vissuto dai lavoratori da mandare a casa i quali, tra l’altro appartengono ad un settore totalmente scoperto dagli ammortizzatori sociali». Tra lavoratori diretti (7) e quelli dell’indotto (17), quest’ultimi impiegati nella consegna dei pacchi e nelle cooperative di riferimento, perderanno il proprio posto di lavoro in 24 ma rischiano anche i colleghi chietini di San Giovanni Teatino (ieri mattina presenti a Piazza San Francesco) che potranno essere interessati dalla misura. «L’intento dell’azienda – ripete Scaccialepre – è quello di trasferire le filiali verso il Nord Europa: le segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali hanno richiesto un incontro urgente al Ministero dello Sviluppo economico e a quello dei Trasporti per ricercare tutte le possibili soluzioni a difesa delle attività di occupazione». Le stesse segreterie hanno già proclamato due giornate di sciopero, ieri e il 2 luglio, per tutte le attività svolte in azienda. La Filt Cgil fa dunque appello a tutti i rappresentanti eletti nelle istituzioni politiche del Teramano e ai parlamentari del posto perché possano convocare tempestivamente le parti. «L’obiettivo principale – conclude Di Eugenio – è quello di provare a evitare i licenziamenti in questa fase economica e sociale esplosiva per il nostro territorio e difendere gli attuali livelli occupazionali». «I vostri errori sulla testa di 854 famiglie» è lo slogan riportato su di uno striscione bianco ieri mattina in Piazza San Francesco.