PESCARA Due giorni di confronto, di messa a punto delle idee, di analisi, di ritrovate emozioni. Ma una volta abbassato il sipario sulla kermesse di Caramanico Terme, il Pdl si appresta a tirare le somme nel vertice di maggioranza previsto per la giornata di domani in un hotel di Atri. E sarà probabilmente da questo appuntamento che uscirà la data del voto delle regionali, indicata un po' da tutti nella seconda domenica di marzo.
L'AgorAbruzzo di Caramanico, consueto appuntamento estivo promosso dal presidente dell'Emiciclo Nazario Pagano, è intanto servito a contarsi e a gettare le basi delle nuove alleanze, anche alla luce della grande novità piombata nel pieno della tavola rotonda: il ritorno di Forza Italia, accolto con sentimenti diversi nel Pdl abruzzese. Per il consigliere regionale Riccardo Chiavaroli, si tratta di una occasione da cui ripartire: «Abbiamo accolto l'annuncio di Berlusconi con grande entusiasmo. L'importante però non è cambiare sigla ma ritrovare lo spirito del '94». Tra gli ex An c'è invece grande cautela sulla mossa a sorpresa del Cavaliere. Per il deputato Fabrizio Di Stefano: «La prospettiva è tutta da verificare nei suoi contenuti. Certo, Berlusconi resta sempre una guida affidabile». E sul predellino frena anche il consigliere regionale Lorenzo Sospiri: «Conosciamo la leadership obiettivamente forte di Berlusconi, attendiamo di capirne i contenuti. Perché ciò che conta davvero nel packaging è se a questa leadership di Berlusconi seguiranno sul territorio regole di selezione, vedi primarie alle amministrative. Personalmente non credo al partito degli imprenditori, sono più in linea con il partito di tutti. Aspettiamo per valutare bene cosa accadrà».
Intanto dalla cornice di Caramanico Terme i messaggi più forti arrivano dal ministro Gaetano Quagliariello e da Gianni Chiodi, sotto lo sguardo dei principali referenti dell'area moderata: Giorgio De Matteis (Udc) e Giulio Cesare Sottanelli, leader di Scelta civica. Chiodi non nasconde certo le carte: «L'unica alleanza possibile è quella con le forze politiche moderate che lavorano con entusiasmo e responsabilità sul territorio».
E Quagliariello non fa mancare i suo assist: «Possiamo vincere. Abbiamo dimostrato di essere una buona squadra, con un entusiasmo inclusivo. L'Abruzzo, come è già accaduto cinque anni fa, è il primo vero banco di prova per i moderati e la coalizione di centrodestra. Ora - ha ammonito il ministro, forse memore del recente strappo con Carlo Masci - dobbiamo lavorare con serenità e senza arroganza. Bisogna puntare a stringere alleanze coese e forti per vincere le prossime sfide elettorali alla Regione e nei Comuni». De Matteis informa che nella giornata di domani incontrerà Casini a Roma per affrontare il tema in vista della nascita del nuovo partito, che sarà probabilmente ufficializzato nel prossimo congresso nazionale dell'Udc. Sottanelli parla di alleanza «non di facciata», ma da costruire sui contenuti e sulle persone, indicando comunque in Chiodi un «valido interlocutore», mentre i toni del governatore uscente sono già quelli della campagna elettorale: «Abbiamo amministrato la Regione con responsabilità e serietà, a differenza dei grandi narratori che in questo periodo vanno in giro, o rispetto ai grandi demagoghi che hanno messo in ginocchio il Paese». All'Hotel La Réserve di Caramanico il coordinatore regionale del Pdl, Filippo Piccone, prende appunti e ribadisce: «Un'alleanza tra moderati è necessaria per attuare il programma della buona politica».