ROMA La Corte Costituzionale riapre alla Fiom i cancelli degli stabilimenti Fiat. La Consulta ha infatti dichiarato illegittimo l’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori nella parte che consente la rappresentanza sindacale aziendale (Rsa) ai soli sindacati firmatari del contratto applicato nell’unità produttiva. La Fiat, dopo aver firmato un contratto con Fim-Uilm-Uglm aveva negato alla Fiom - che non aveva sottoscritto l’intesa - sia la rappresentanza riconosciuta, sia l’agibilità interna agli stabilimenti del gruppo. Da oggi in poi le tute blu della Cgil potranno tornare ad avere bacheche, salette e capacità contrattuale interna. La Consulta si è pronunciata dopo un ricorso della stessa Fiom. Soddisfatto il leader del sindacato delle tute blu della Cgil, Maurizio Landini: «La Costituzione rientra in fabbrica - afferma - E’ una vittoria di tutti i lavoratori. Non ci sono più alibi: il governo convochi un tavolo con la Fiat e tutte le organizzazioni sindacali per garantire l’occupazione e un futuro industriale». Nel volantino diffuso dalla Fiom si definisce la sentenza «fondamentale per tutti i lavoratori sottoposti alle pressioni e ai ricatti. In questi anni iscritti e delegati della Fiom-Cgil hanno resistito ed è innanzitutto merito loro se oggi è riconosciuto il diritto dei lavoratori a negoziare e contrattare in tutti gli stabilimenti Fiat». La sentenza della Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 19 della Legge 300 (Statuto dei lavoratori) «nella parte in cui non prevede che la rappresentanza sindacale aziendale sia costituita anche nell’ambito di associazioni sindacali che, pur non firmatarie di contratti collettivi applicati all’unità produttiva, abbiano comunque partecipato alla negoziazione relativa agli stessi contratti». La questione di legittimità costituzionale era stata rimessa alla Consulta dai giudici dei tribunali di Torino, Modena e Vercelli a seguito dei ricorsi Fiom, esclusa dalle Rsa per non aver firmato il contratto specifico Fiat. Per lo Slai Cobas la decisione della Consulta «è un fatto positivo», mentre per la Fismic «non cambierà nulla». La Uilm chiede di concentrarsi «sull’emergenza lavoro». E’ evidente che, crollando il sistema giuridico che aveva consentito alla Fiat di tenere fuori la Fiom, ora di questo dovranno tenere conto anche i sindacati firmatari.