TERAMO E' scontro tra sindacati dei trasporti e l'Arpa. Le principali sigle delle organizzazioni di categoria contestano la scelta dell'azienda di sopprimere, a partire dal 15 luglio, i turni di lavoro dei bigliettai sulle corse in partenza da Giulianova e Teramo per Roma. Filt-Cgil, Fit -Cisl, Uilt-Uil, Faisa-Cisal e Ugl trasporti annunciano l'apertura di una vertenza contro il provvedimento, che considerano sbagliata e controproducente. «Genererà gravi e molteplici conseguenze», affermano, «a partire dall'impatto relativo ai livelli occupazionali». La cancellazione dei sette turni di lavoro, tra l'altro, favorirebbe l'evasione tariffaria «sull'unica tratta che ad oggi, grazie proprio alla presenza del bigliettaio a bordo, risulta assolutamente priva di viaggiatori che non pagano il biglietto». Le ragioni che muovono l'opposizione al provvedimento sono anche di altra natura. «A subire le maggiori ripercussioni di tale disposizione potrebbe essere proprio l'utenza», aggiungono le organizzazioni di categoria, «in quanto inevitabilmente si ridurrà l'assistenza a bordo e terminerà quella sorta di garanzia aggiuntiva rispetto ad altri vettori che operano con un solo agente su un percorso a lungo raggio». La decisione dell'azienda, inoltre, a detta delle cinque sigle rappresenta una palese violazione degli accordi sindacali sottoscritti a settembre e che prevedevano forme di compensazione per l'eliminazione dei bigliettai nelle corse per Roma. «E' evidente», accusano i sindacati, «che il comportamento aziendale, inaffidabile e schizofrenico, ha motivazioni diverse da quelle dichiarate e riscontrabile in fatti recentemente avvenuti». Le organizzazioni di categoria citano le intese siglate con imprese private di trasporto che coprono la stessa tratta e la mancata reazione dei vertici societari nei confronti delle ditte che s'inseriscono con servizi commerciali per i collegamenti con Roma «posizionandosi di fatto immediatamente prima degli orari delle corse Arpa». I sindacati contestano i ritardi accumulati nell'apportare miglioramenti alla linea per Roma e invitano presidente, cda e dirigenti a intervenire insieme all'assessore regionale ai trasporti Giandonato Morra. «Farebbero bene a curare gli interessi dell'Arpa», concludono, «ad alzare la testa e a reagire contro chi ha deciso di mettere in difficoltà l'azienda».