Sospensione da tutte le attività e niente stipendio per due mesi: dopo l'interdizione dall'attività lavorativa di autista (sempre per due mesi) firmata dal gip Paolo Di Geronimo, ieri è arrivato anche l'ordine di servizio dell'Arpa nei confronti del dipendente 52enne accusato di violenza sessuale e di interruzione di pubblico servizio. Per ora, dunque, l'autista resterà senza lavoro per sessanta giorni. Ma non si escludono altri provvedimenti. «Nei prossimi giorni -dice il presidente dell'Arpa Massimo Cirulli- attiveremo il procedimento disciplinare interno. Se verranno accertati i fatti, il lavoratore rischia il licenziamento. Certo è che ha tutto il diritto di difendersi».
La denuncia per violenza sessuale è stata presentata alla polizia da una ragazza di 23 anni della provincia di Chieti. Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, al terminal di via Gran Sasso, l'autista (di Guardiagrele) avrebbe invitato la studentessa a salire sul bus, partendo qualche minuto prima dell'orario previsto. A un certo punto, dopo averle rivolto parole sempre più spinte, l'uomo deviava dal percorso consueto non permettendo alla ragazza di scendere a Chieti scalo, fermandosi poi nel parcheggio dello stadio. All'interno del mezzo, secondo la ragazza, l’uomo avrebbe cominciato a palpeggiarla nelle parti intime, provando ad andare oltre. Ma la studentessa è riuscita a fuggire, quindi si è recata al pronto soccorso dove ha raccontato il suo incubo: prognosi di 21 giorni.