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Data: 05/07/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Arrivano per l'Abruzzo 18 milioni per la Cig in deroga «Ne servono 100»

PESCARA Arrivano i soldi per i lavoratori abruzzesi in cassa integrazione in deroga, ma sono solo sufficienti per arrivare a coprire le istanze pervenute entro giugno. Rispetto ai 18 milioni che il governo ha infatti destinato all’Abruzzo ne servirebbero 100 per gestire in modo adeguato le problematiche industriali-occupazionali per l’intero 2013. Di questo ne sono convinti sindacati e assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti che si sono riuniti subito dopo le firme del ministro del Lavoro, Enrico Giovannini e del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, sul decreto che assegna 550 milioni a Regioni e Province autonome per la concessione o la proroga della cassa integrazione in deroga per il 2013 ai lavoratori delle aziende in crisi. Le parti hanno preso atto che le risorse ad oggi assegnate alla Regione , pari a circa 35 milioni di euro, hanno consentito una parziale copertura delle istanze di cassa e mobilità in deroga presentate entro aprile 2013. Con le ulteriori risorse previste dal Decreto legge 54/2013, annunciate per un importo pari ad un miliardo di cui solo 550 milioni di euro da ripartire tra le Regioni, alla Regione Abruzzo sarà assegnato un importo pari a 18,5 milioni di euro. L’importo, che trova copertura nel Fondo sociale per l’occupazione - spiega una nota -, comprende il trattamento di sostegno al reddito e il riconoscimento della contribuzione figurativa. Sia l’assessore che i rappresentanti sindacali (Sandro Giovarruscio, Roberto Campo e Maurizio Spina), sulla scorta delle istanze già presentate da aziende e lavoratori, nonché dai dati che confermano il persistere della crisi in Abruzzo, ritengonoche per gestire in modo adeguato le problematiche industriali/occupazionali, per l'intero anno 2013, siano necessarie risorse finanziarie, da destinare agli ammortizzatori sociali in deroga, almeno pari a euro 100 milioni. Gatti intende tornare ad interessare il governo anche d'intesa con gli altri assessori regionali, per tornare a sollecitare la definizione dei decreti di ripartizione delle risorse già disponibili, nonché l'ulteriore, «necessario, urgente ed indifferibile rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga finalizzati prioritariamente a scongiurare la chiusura di numerose aziende con il conseguente licenziamento dei lavoratori».

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