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Pescara, 16/05/2025
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Data: 05/07/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Epifani, pressing su Letta «Ricostruire è un dovere»

«Con la manovra d’Autunno dobbiamo stabilire risorse e programmazione dei fondi per L’Aquila». Il segretario Gugliemo Epifani farà pressing su tutti gli uomini di governo del Pd, a cominciare dal premier Enrico Letta, perché «la ricostruzione dell’Aquila - ha detto - è un dovere morale e politico per tutto il Paese». Due sono le strade prospettate da Epifani per la ricostruzione: «La leva finanziaria o la possibilità di mettere le cifre necessarie direttamente in bilancio». La promessa di Epifani sulla testa dell’Aquila è stata anche quella di andare a Bruxelles mettendoci la faccia. Anche l’ex sindacalista Cgil è fra coloro che concorda con il concetto di Europa «matrigna» e sembra fidarsi poco dell’apertura fatta da Bruxelles all’Italia sulla possibilità di aumentare l’indebitamento. Ancora: «È assurdo che si scambi per aiuto di Stato quello che è stato un semplice rimborso per imprese che non ci sono più. Tutto ciò va rimosso altrimenti si scambia la causa con l’effetto». Oltre ai vertici del Pd in platea (auditorium hotel Canadian) c’era anche Luciano D’Alfonso. Stefania Pezzopane invece ha esordito sottolineato che non ci sono guerre dentro al Pd: «Da combattere sono solo coloro che vogliono impedire la ricostruzione». Un altro argomento caldo in casa Pd è il rientro di Giovanni Lolli in Parlamento, alla Camera, al posto del deputato-sottosegretario Giovanni Legnini (ieri assente). La questione è stata posta, con misura e garbo, anche a Epifani. Il quale si è limitato a registrare le istanze convinte che arrivano dal territorio. All’Aquila, è il senso della richiesta, l’esperienza di Lolli alla Camera farebbe comodissimo in un momento cruciale della ricostruzione. A perorare la causa di Lolli sono stati anche i cassintegrati del polo elettronico. Si fa sempre più strada il piano B: il ticket: D’Alfonso-Lolli alle regionali. Pierpaolo Pietrucci, invece, ha fatto capolino in sala. La notte gli ha portato consiglio ispirandogli su Facebook un attacco diretto contro il sindaco Massimo Cialente che intende trasferirlo al Suap dopo averlo rimosso da capo di Gabinetto. A scatenare l’ira funesta di Cialente un caffè di troppo con un giornalista. Il sindaco si è mostrato irremovibile incassando perfino la solidarietà del responsabile Abruzzo Idv, Alfonso Mascitelli: «Le parole gravi pronunciate dal sindaco, la sua denuncia pubblica sulla presenza in città di lobby e che lui stesso è oggetto di tentativi di intimidazione e di forme di mafia non vanno affatto sottovalutate».

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