«Mentre la città è stremata, dirigenti dello Stato si rifiutano di partecipare al comitato tecnico per sbloccare i fondi per la ripresa produttiva. Chiamo tutti alla mobilitazione»
L'AQUILA Un avverbio mette a rischio l'arrivo all'Aquila della Accord Phoenix, l'azienda inglese che ha promesso 240 posti di lavoro e il sindaco Massimo Cialente abbandona l’incontro con il ministro Carlo Trigilia. Tutto ruota intorno all'interpretazione delle legge che destina il 5% dei fondi della ricostruzione alla ripresa produttiva del cratere. Il comitato presieduto dal ministro ha bloccato il finanziamento di 11 milioni di euro richiesto dagli inglesi, a fronte di un investimento di 40 milioni, appellandosi al fatto che nella legge c'è scritto che le risorse debbano essere indirizzate «prevalentemente» al settore chimico-farmaceutico, mentre la Accord Phoenix opera nel campo dello smaltimento dei rifiuti elettronici. Il sindaco è andato su tutte le furie e ieri pomeriggio ha abbandonato la riunione, in corso a Roma, usando parole durissime. In verità Cialente era già partito per la Capitale con il dente avvelenato: «Basta con i paternalismi», aveva anticipato in mattinata nell'incontro con il leader del Pd Epifani, «è ora che Trigilia cambi atteggiamento, oppure è il caso che si cambi ministro». Poi, durante il tavolo romano, lo sbotto: «Mentre nella città abbandonata a se stessa siamo arrivati al 1.700% di ore di cassa integrazione e il Comune si deve preoccupare di sfamare letteralmente centinaia di famiglie, dirigenti dello Stato che devono interpretare degli avverbi, si rifiutano di partecipare al comitato tecnico perché infastiditi da un sindaco che viene ridicolizzato per le sue "iniziative di popolo". Chiedo a Letta di intervenire subito». Cialente – e con lui l'ex parlamentare Giovanni Lolli – chiede che la situazione si sblocchi entro la prossima settimana e lancia un appello: «Chiamo tutti i lavoratori, i sindacati e la città alla mobilitazione e a venire a Roma, in questi uffici in cui alberga solo il menefreghismo e l'autoreferenzialità. Dobbiamo far capire a questa gente che siamo stufi e che non abbiamo più nulla da perdere». Il ministro mantiene l'aplomb e in un asettico comunicato sottolinea «la rilevanza di una proficua collaborazione istituzionale tra tutte le amministrazioni che compongono il comitato».