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Pescara, 16/05/2025
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Data: 06/07/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Imu, il Pdl attacca e minaccia la crisi. Letta: gli impegni saranno rispettati. I sospetti di Brunetta: «L’avrà chiesto Saccomanni?»

ROMA La questione Imu, soprattutto dopo l’intervento del Fmi contrario all’abolizione, sembra diventata una pentola a pressione fuori controllo nella cucina del governo. E a fronte delle ormai esplicite minacce di crisi da parte del Pdl, Enrico Letta è costretto a mettere mano alla valvola di sicurezza per ridurre una pressione che rischia di diventare esplosiva. Al termine del Consiglio dei ministri il premier cerca di dare un taglio alle polemiche ricordando che nel discorso per la fiducia alla Camera «aveva detto chiaramente che faremo una riforma che supererà l’Imu così come oggi è impostata. Confermo che stiamo andando avanti su questa strada. La discussione che apriremo sarà collegiale tra quanti sostengono il governo, coinvolgerà il Parlamento e non vedo ulteriori commenti da fare». Letta non entra nei particolari di una legge, su cui i tecnici del governo stanno lavorando su tutte le soluzioni ipotizzate. Il suo intervento pare destinato a placare, nel Pdl, soprattutto i falchi che ieri hanno attaccato non solo il Fmi ma anche il ministro dell’Economia Saccomanni che ha mostrato di prestare orecchio ai consigli del Fondo.
I PALETTI
A mettere il primo paletto anti-Fmi e stato Angelino Alfano: «Fmi, come di consueto - ha twittato il vicepremier - ha dato molti consigli all’Italia. Alcuni li accetteremo altri no. Quello sull’Imu non lo accetteremo». Più malizioso il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta, che ha manifestato il sospetto che «magari qualcuno, al ministero dell’Economia, ha chiesto un aiutino al Fmi: dicci questo, piuttosto che quest’altro... per ragioni di politica interna». Avvertimento secco da parte di Renato Schifani: «Se il Pd si allineasse al Fmi sull’Imi si rischierebbe la crisi di governo. Per il Pdl Imu e Iva restano due punti irrinunciabili e non saranno certo le valutazioni ragioneristiche del Fondo a farci cambiare idea». Un altro esponente del Pdl, Maurizio Bianconi, si spinge a chiedere la sostituzione di Saccomanni «con un politico responsabile delle proprie azioni e non servo dei soliti padroni». Anche il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, di M5S, definisce «una scandalosa ingerenza» l’intervento del Fmi, sospettando che lo stesso Letta «lo abbia richiesto, o almeno auspicato».
Tutt’altra musica tra Pd e Scelta civica. Per il capogruppo pd, Luigi Zanda, «l’Italia farebbe molto male a sottovalutare le indicazioni del Fmi. L’Imu va rimodulata, ma un’ abolizione totale sarebbe molto rischiosa». Il montiano Della Vedova si augura «che il governo compia, sull’Imu, scelte all’insegna dell’efficienza e dell’equità e non delle promesse elettorali». Pier Ferdinando Casini, da parte sua, riconosce al Fmi il diritto di «essere ascoltato sempre. Ma - aggiunge - la politica italiana non può privarsi del diritto di decidere».

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