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Data: 07/07/2013
Testata giornalistica: Corriere della Sera
Palazzo Chigi esorta i ministri «Pubblichino online i loro redditi»

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio invita i membri dell'esecutivo a rispettare la legge che impone trasparenza

È l'effetto trasparenza e rendicontazione sulla politica italiana. Palazzo Chigi invita tutti i membri del governo a pubblicare online i dati sulla loro situazione patrimoniale. A chiederlo con una circolare e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, «in ottemperanza delle normative sulla trasparenza».

COSA DICE LA LEGGE - «L'articolo 14 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 prevede infatti - si legge in una nota del governo - che le pubbliche amministrazioni pubblichino entro tre mesi dalla elezione (28 aprile-28 luglio) o dalla nomina dei titolari di incarichi politici i seguenti documenti e informazioni: l'atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo; il curriculum; i compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica; gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici; i dati relativi all'assunzione di altre cariche presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti; gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l'indicazione dei compensi spettanti; le dichiarazioni previste dalla legge per il coniuge non separato e ai parenti entro il secondo grado ove gli stessi vi consentano».

IL PRECEDENTE - Nel 2012 i ministri del governo Monti avevano messo online i loro redditi. Il guardiasigilli di allora, Paola Severino, era risultata la più ricca con 7 milioni di euro. Il premier Mario Monti, invece, avevca dichiarato un milione e mezzo di euro (1.515.744 euro), dei quali 639.492 versati al fisco come Irpef e 21.089 di addizionale regionale.

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