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Data: 07/07/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fiom «riammessa» alla Fiat sale la tensione per martedì. Alla Sevel il via libera del giudice per i sindacati era già arrivato ad aprile

LANCIANO La Fiom esulta anche in Sevel per la decisione della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo l'articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori nella parte in cui esclude la presenza nella Rsa (rappresentanza sindacale aziendale) dei sindacati che non hanno firmato il contratto applicato nell'unità produttiva. Ma va precisato che nella fabbrica del Ducato, la più grande azienda d'Abruzzo, con 6.200 dipendenti, i sindacalisti della Fiom era già stati reintegrati nella Rsa con una sentenza del 30 aprile dello scorso anno del giudice del lavoro del Tribunale di Lanciano, Flavia Grilli, a cui la Fiom provinciale si era rivolta. Altri Tribunali, dove hanno sede stabilimenti Fiat, non avevano, invece, accolto il ricorso della Fiom, per cui si è arrivati fino alla Consulta. «Il giudice del lavoro di Lanciano - ricordano alla Fiom provinciale - aveva ordinato alla Sevel di cessare immediatamente dalla sua condotta antisindacale e consentire la nomina della Rsa Fiom e riconoscere alla medesima l'esercizio di tutti i diritti previsti dallo statuto dei lavoratori. I nostri rappresentanti, quindi, poterono con immediatezza rientrare nella Rsa. La Sevel ricorse al secondo grado del Tribunale, che rimise gli atti alla Consulta, che adesso ha confermato la bontà della prima decisione del giudice Grilli».

«La Fiat - dice Michele De Palma, coordinatore nazionale Fiat della Fiom - deve adeguarsi alla sentenza e aprire una strada nuova, riconoscere i diritti sindacali dei lavoratori. In secondo luogo bisogna subito discutere sul futuro industriale degli stabilimenti italiani, poi si deve aprire un confronto sulla questione salute e sicurezza nei luoghi di lavoro».
Non manca, da parte della Fiom, una stoccata alla manifestazione in Sevel di martedì prossimo, che già ha dovuto incassare il «no» della presenza della presidente della Camera Laura Boldrini. De Palma accusa la Fiat di stare preparando alla Sevel di Val di Sangro, dove il 9 luglio Sergio Marchionne presenterà l'investimento del restyling del Ducato «un set cinematografico, niente a che vedere con la situazione reale» e per questo alla vigilia la Fiom annuncia un presidio ai cancelli.
Il deputato Sel Gianni Melilla chiarisce: «Se qualche zelante seguace dell'ad Marchione avesse letto la nota della Presidente della Camera Boldrini, si sarebbe reso conto che non vi è nessun intento provocatorio nella impossibilità di visitare la Sevel nella data indicata in quanto c'è già un importante appuntamento istituzionale al massimo livello».

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