Iscriviti OnLine
 

Pescara, 16/05/2025
Visitatore n. 743.966



Data: 08/07/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Lavoro, ultimatum al governo. Fondi bloccati, scatta la mobilitazione degli ex dipendenti del polo elettronico

L’AQUILA Alcuni sono in cassa integrazione. Per altri è già scattata la mobilità. Sono gli ex lavoratori delle aziende del polo elettronico, che oggi parteciperanno all'assemblea aperta in programma alle 15.30 nella sede della ex Italtel. Con loro, il sindaco Massimo Cialente, l'ex onorevole Giovanni Lolli, i sindacati e i rappresentanti di Confindustria. All'interno della fabbrica ormai chiusa da anni si discuterà della vicenda della Accord Phoenix, l'azienda inglese intenzionata a insediarsi all'Aquila e a ricollocare, in via prioritaria, proprio i lavoratori fuoriusciti dal sito industriale e provenienti dalla Finmek Solutions, dalla Fida Spa, dalle Cn-System e dalla P&A Service. Un'operazione messa a rischio dal comitato tecnico presieduto dal ministro Carlo Trigilia, che ha bloccato, giovedì scorso, gli 11 milioni di euro chiesti dall'azienda come contributo pubblico all'investimento da 40 milioni, che porterebbe alla creazione di 240 posti di lavoro. Nelle ultime ore, dopo la sfuriata del sindaco, il testo del decreto che destina il 5% dei fondi per la ricostruzione alle attività produttive è stato modificato, in modo da allargare i settori a cui indirizzare le risorse. Un passaggio importante, visto che la Accord Phoenix opera nel campo dello smaltimento dei rifiuti elettronici. Ma il tempo stringe. Per questo, durante l'assemblea di oggi pomeriggio verrà lanciato un ultimatum al governo: il decreto va approvato entro il 25 luglio, altrimenti scatterà una mobilitazione congiunta, tra istituzioni, lavoratori e associazioni di categoria. «Se necessario, si tornerà a Roma, a protestare in quegli uffici», ha affermato Cialente nei giorni scorsi, «in cui alberga solo il menefreghismo e l'autoreferenzialità. Dobbiamo far capire a questa gente che siamo stufi e che non abbiamo più nulla da perdere».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it