LANCIANO E' stato il primo dei non eletti del centrodestra (Pdl) con uno scarto di soli 26 voti. Ma Pasquale Di Nardo, attuale presidente della società regionale di trasporto Sangritana, non subentrerà a Federica Chiavaroli (salita al Senato) nel consiglio regionale. «La mia», sottolinea, «è stata una scelta difficile e sofferta, ma ho deciso di portare a termine con i colleghi del consiglio di amministrazione di Sangritana, il lavoro avviato quattro anni fa con tanta passione e tenacia». I tempi sugli scranni dell'emiciclo e alla presidenza della società di via Dalmazia a Lanciano sono più o meno gli stessi. Alla Sangritana il presidente è in carica fino al 2015, ma se alle prossime elezioni regionali dovesse essere eletta una giunta di centrosinistra, Di Nardo ha già annunciato di essere pronto a dimettersi per effetto dello spoil system. Anche nel consiglio regionale i tempi sono ristretti (elezioni a marzo?). Quello che cambia sono gli stipendi. Un posto da consigliere regionale vale un po' più del doppio di quello da presidente della società pubblica di trasporto, ma a Di Nardo non interessa. «Ho fatto una scelta di cuore», specifica il presidente Sangritana, «e di interesse nei confronti del territorio con cui ho fatto un patto che voglio portare a termine». Addio alla politica allora, a cominciare dalle prossime elezioni regionali? «Chi può dire se mi candiderò?», risponde Di Nardo, «la politica è il sale della vita e il consiglio regionale è il tempio delle scelte decisionali, ma siamo in una fase di grandi cambiamenti, staremo a vedere». Di Nardo, ex capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, continua a definirsi un uomo di centrodestra, ma prima di tutto un "liberale". I prossimi impegni però saranno innanzitutto rivolti alla Sangritana. «Ci sono importanti obiettivi da portare a termine», spiega Di Nardo, «il tram-treno a Lanciano, la riattivazione della linea Archi- Castel di Sangro, lo sviluppo del trasporto merci, il polo di manutenzione del materiale rotabile in Val di Sangro, la stazione passeggeri davanti la Sevel e i servizi cosiddetti "a mercato" per i passeggeri per le tratte Bari e Bologna, obiettivi a cui lavoriamo da 4 anni». E in Consiglio regionale al posto di Di Nardo dovrebbe salire Nicola Mincone, ex sindaco di Miglianico.