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Data: 22/07/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Atac, per il vertice spunta Broggi. Alla presidenza si va verso la conferma di Grappelli. È allarme sui conti in rosso dell’azienda

Danilo Broggi verso la nomina ad amministratore delegato di Atac. In passato ha guidato la Consip e attualmente è manager di Poste Assicura. Broggi è vicino all’accordo con il Campidoglio, dopo che Rocco Sabelli ha detto no. Domani si svolgerà la riunione della commissione trasporti e bilancio che parlerà del caso Atac. Roberto Grappelli dovrebbe essere confermato alla presidenza, mentre in consiglio di amministrazione potrebbero entrare Maurizio Salvi, Ragioniere generale del Comune, e il capo dell’Avvocatura, Andrea Magnanelli.

Alla fine quella parolina è uscita dalla bocca dei consiglieri di maggioranza, nonostante il programma ufficiale avesse messo al bando i temi politici per due giorni. E così, tra una caccia al tesoro e un gioco di ruolo, nel ritiro del centrosinistra di Tivoli si è parlato di Atac e di un futuro difficile che, dopo lo scioglimento del consiglio di amministrazione, pretende risposte immediate. E il Comune si è dato 48 ore di tempo per fornirle. A partire dal nuovo amministratore delegato: per il dopo Diacetti si punta su Danilo Broggi, già amministratore delegato Consip e attualmente manager di Poste Assicura. Broggi, secondo i rumors di Palazzo Senatorio, sarebbe vicino all’accordo. «Abbiamo chiesto ai presidenti delle commissioni bilancio e mobilità di convocare una seduta congiunta, allo scopo di acquisire ufficialmente elementi utili a capire lo stato reale dell’azienda», scrivono in una nota il coordinatore della maggioranza Fabrizio Panecaldo e i capigruppo Francesco D’Ausilio (Pd), Gianluca Peciola (Sel), Luca Giansanti (lista Marino) e Massimo Caprari (Centro democratico). Detto e fatto: domani le due commissioni si riuniranno, come previsto dallo statuto di Roma Capitale, per valutare le nuove nomine.
NUOVO CONSIGLIO

Molto probabile la conferma di Roberto Grappelli alla presidenza: il lavoro dell’ingegnere gode di apprezzamento bipartisan e lasciarlo al suo posto servirebbe al Campidoglio anche per smorzare le accuse di «spoil system selvaggio» mosse dall’opposizione. Nel nuovo consiglio d’amministrazione potrebbero rientrare il ragioniere generale del Campidoglio Maurizio Salvi e il capo dell’Avvocatura Andrea Magnanelli. Resta da riempire proprio la casella dell’amministratore delegato. L’ostacolo fondamentale resta il compenso che, per effetto della spending review, dovrà essere di 68 mila euro lordi annui: dettaglio che ha allontanato l’ipotesi di un incarico a Rocco Sabelli, ex amministratore delegato di Alitalia. «C’è bisogno di una persona molto motivata, che prenda a cuore le sorti di un’azienda che paga gli ultimi anni di gestione - sostiene Panecaldo - I danni di Parentopoli ce li porteremo avanti per vent’anni». Broggi, da questo punto di vista, diventerebbe una sorta di commissario. «L’Atac è un’azienda di tutti i romani, per la quale serve una strategia comune - dice Antonello Aurigemma, consigliere regionale Pdl ed ex assessore capitolino alla mobilità - Il sindaco venga in aula, dove troverebbe contributi importanti anche dall’opposizione».
REBUS

Il vero timore dell’amministrazione capitolina è legato al bilancio: il timore è che la situazione sia addirittura peggiore del previsto. «Abbiamo una preoccupazione molto seria per quello che riguarda la situazione organizzativa ed economico-finanziaria dell’Atac, per questo abbiamo avviato una due diligence sui conti», spiega il sindaco, che ieri si è confrontato sulla vicenda con il suo vice Luigi Nieri e l’assessore alla mobilità Guido Improta. Un’eventuale extra debito, peraltro, potrebbe essere contestato proprio a Diacetti che, in forza della sua nomina per altri tre anni approvata il 24 aprile scorso dalla giunta precedente, è legittimato a chiedere una sostanziosa buonuscita all’azienda.

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