PESCARA «La Gtm, come tutte le società di trasporto, ha un limite di chilometri da poter percorrere nell’arco di un anno e che non può sforare. La Regione ha contingentato chilometri e costi, non è più possibile aggiungere corse e orari come si faceva prima». Il presidente della Gtm Michele Russo replica ai sindacati e li invita a fare proposte. «Se mi si chiedono corse serali perché ci sono i turisti io le posso inserire, ma devo togliere da qualche altra parte per rimanere nei militi concessi. E questo lo posso fare allungando le frequenze delle corse che, sulla base dei dati che abbiamo, riteniamo più deboli. È chiaro che non è interesse dell’azienda tagliare, ma per dare un servizio migliore da una parte ne devo penalizzare un’altra, evidentemente quella che ha un’utenza minore. Una valutazione su cui si può anche aver sbagliato, cosa che mi sento di escludere, ma allora sarebbe il caso che i sindacati ci facessero capire come rimediare. Non basta dire che abbiamo sbagliato, mi devono dire loro di ripristinare le corse e tagliare quelle serali, tenendo conto che la coperta è sempre quella. Quanto ai lavoratori, non hanno niente da temere, continuano a fare gli stessi orari. Dicono che penalizziamo l’utenza? Mi diano soluzioni: se ci accorgiamo che la loro indicazione è giusta la mettiamo in pratica subito». Sui mezzi vetusti, Russo nega la storia dei pezzi di ricambio a singhiozzo e dei mezzi nuovi condannati a lunghe attese in officina: «So solo che abbiamo la flotta di autobus più nuova d’Italia: 140 mezzi di cui 37 a metano, con una vetustà media di sette anni e mezzo a fronte dei 13 anni del 2009». E l’informazione all’utenza? «A parte che lo sportello della stazione è sempre aperto, ma ho le mani legate proprio dai sindacalisti: avevo fatto un contratto a tempo determinato a un ragazzo che parlava tre lingue, ma proprio i sindacati si sono opposti al suo rinnovo».