Via Firenze, corso Vittorio e riviera sud: Pescara Futura tira dritto a dispetto del dissenso dei commercianti, dell'opposizione del Pd e dei maldipancia interni alla maggioranza (Udc, ma anche qualche pezzo del Pdl). Il tunnel e la collina artificiale che collega pineta dannunziana e litorale sulla riviera sud si farà, come pure la riqualificazione di corso Vittorio, ma con una novità. L'isola pedonale sarà dimezzata, nel senso che le auto continueranno a circolare sulla strada più grande della città e nel contempo sulla strada alternativa ricavata nell'area di risulta.
«L'obiettivo - ha spiegato Masci - è ridare vita a corso Vittorio e diminuire i volumi di traffico nel cuore di Pescara. Così non è più possibile andare avanti, quindi l'alternativa è far passare le vetture su entrambi gli assi, alleggerendo la circolazione». Carlo Masci, che di Pescara Futura è il leader indiscusso, ha annunciato l'avvio di una serie di incontri coi cittadini, il primo dei quali si svolge stasera allo stabilimento balneare Mila, proprio dove il comitato Riviera sud aveva organizzato una manifestazione con petizione popolare contro il progetto del Parco delle dune (già 1500 firme raccolte). Gioca d'anticipo, Masci, perché il Pdl si accinge a riunire i propri stati generali domani, allora meglio marcare la differenza fra i partner di maggioranza e ribadire che «tutti i progetti realizzati e quelli che saranno completati entro la fine della consiliatura - aggiunge Masci - portano la nostra firma». Altro che messaggio in codice, quello di Masci è fin troppo esplicito sul clima che regna nel centrodestra pescarese. Pescara Futura, in tal modo, comincia la lunga volata verso le elezioni comunali della prossima primavera rivendicando a suo merito gli unici progetti portati a termine dall'Amministrazione. «È un programma partito diciotto anni fa - ricorda Masci - con la riqualificazione del centro storico, con la nascita della strada-parco proseguita con via Trento, via Roma e in questi giorni con il completamento della pedonalizzazione di via Firenze. Ora tocca alle due riviere e a corso Vittorio. Tanto per far capire la differenza tra il prima e il dopo di certi interventi: nell'incontro con Confesercenti, un arredatore di negozi ci ha rivelato che su corso Vittorio non lavora dal 1999, mentre in via Firenze in soli due mesi ha già sistemato sette vetrine. La stressa cosa accadrà su corso Vittorio, una volta che l'avremo sistemata, abbellita, resa una strada vivibile e degna di una città civile, non la camera a gas che conosciamo». È un fiume in piena, Carlo Masci, con la tigna di chi ha ancora tante rivincite da prendersi: «Ai cittadini chiedo solo di giudicarci per i fatti, non per le parole, ma dalla metà degli anni Novanta, quando è nata Pescara Futura, il nostro unico obiettivo è stato quello di migliorare il livello qualitativo della città nelle sue aree di pregio, cosa che siamo riusciti a fare dovunque abbiamo messo le mani, dal centro storico alle vie del centro, all'ex tracciato ferroviario tornato a nuova vita con la strada-parco.
Chiedete a chi vive da quelle parti com'è cambiata la qualità della vita dei residenti e come è aumentato il valore degli edifici, una volta liberati dalla ferrovia, dai canneti e dal degrado. E non ci fermiamo qui: altri progetti sono in cantiere per la prossima consiliatura».