|
|
|
Pescara, 16/05/2025
Visitatore n. 743.967
|
|
|
|
|
|
25/07/2013
La Repubblica
|
La crisi dell'Atac - Atac, conti in rosso. Broggi, 53 anni, manager milanese, nuovo ad. “Ridare fiducia ai cittadini dopo Parentopoli
efficienza e trasparenza, questa la sfida da vincere”
|
|
«Non userò l’auto di servizio. Mi muoverò con la mia macchina e con i mezzi pubblici. Non farò pagare all’Atac i costi dei miei spostamenti». Si impegna il nuovo amministratore delegato di Atac spa, Danilo Broggi, manager milanese di 53 anni. Il sindaco Ignazio Marino, che lo ha scelto, ha vietato ai suoi assessori di ricorrere alle auto blu e ha annunciato che le vetture di servizio del Campidoglio saranno vendute. E Broggi non può essere da meno: «Voglio allinearmi alle scelte del sindaco», assicura.
Broggi, l’Atac ha 750 milioni di debiti. Il collegio dei sindaci ha disegnato dell’azienda un ritratto a fosche tinte. Ma lei perché ha accettato l’incarico? «Per me è stato un onore che l’assessore Improta e il sindaco Marino mi abbiano dato fiducia. Io sono consapevole che la sfida è importante e molto difficile, ma provarci è un dovere oltre che un’opportunità. Il mio impegno sarà al massimo delle mie possibilità».
Per svolgere il suo nuovo incarico di amministratore delegato di Atac lei ha rinunciato alle sue altre attività? «No, sul versante pubblico rimango presidente di “Poste assicura” e poi ho altre attività private».
Continuerà a vivere a Milano o si trasferirà a Roma? «Sono 20 anni che vengo a Roma tutte le settimane, da quando sono in Confapi e per sei anni, da quando sono diventato ad di Consip, ho vissuto a Roma 5 giorni a settimana».
Nel suo curriculum c’è anche la partecipazione al cda della Fiera di Milano. «Sì, sono stato nel cda della Fiera quando è diventata una spa quotata in borsa e anche nella fondazione».
Le cronache parlano della sua vicinanza a Forza Italia prima, poi alla Lega, che lo avrebbe voluto fortemente nella Fiera di Milano. Si riconosce in questo percorso? «È chiaro che il mio percorso nasce all’interno della politica. Sì, mi riconosco, ma bisogna superare la divisione tra guelfi e ghibellini. La giunta Marino mi ha chiamato per il mio profilo tecnico, bisogna ragionare non per la divisione in casacche, ma per competenza, progettualità, impegno».
Stamattina incontrerà il presidente riconfermato di Atac, Roberto Grappelli. Quale sarà il suo primo provvedimento? «Sono abituato prima a conoscere e ad analizzare. Mi prenderò il tempo necessario, il più breve possibile, ma me lo prenderò».
I romani sono molto arrabbiati e sfiduciati nei confronti di Atac. Hanno ben presente lo scandalo di parentopoli. «Cercherò di ristabilire un rapporto di fiducia tra i cittadini e l’azienda. Punterò su una rinnovata trasparenza. Metterò al centro la tecnicalità. Farò in modo che tutte le forze positive si coaugulino».
Broggi, ma lei lo sa l’inglese? Per il sindaco è molto importante. «Me la cavo. Sì, posso proprio dire che me la cavo».
|
|
|
|
|