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Data: 25/07/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Deraglia il treno dei pellegrini, 35 morti

La tragedia all’ingresso della stazione della città spagnola. Un testimone ha parlato di uno scoppio prima dell’incidente

ROMA Tragedia a Santiago de Compostela, in Spagna. Un treno ad alta velocità (Alvia), in arrivo nella città della Galizia, è deragliato ieri sera all'ingresso della stazione, provocando una strage: le autorità locali parlano di oltre 35 morti e 200 feriti. Impressionanti le immagini dell'incidente, di cui non si conoscono ancora le cause, avvenuto alle 20.40 locali all'imbocco di un viadotto, all'altezza di una curva molto stretta: tutti i 13 vagoni del convoglio, in viaggio fra Madrid e Ferrol con 240 persone a bordo, sono usciti dai binari, schiantandosi con un boato secondo il racconto di testimoni, alcuni dei quali hanno parlato di «un'esplosione». Diversi vagoni si sono piegati su un lato, mentre almeno uno si è ribaltato e ha preso fuoco. Le prime foto hanno potuto mostrare anche alcuni corpi senza vita coperti alla meno peggio e feriti attorno ai quali si affannavano i soccorritori. Il disastro ha oscurato il giorno d'avvio dei festeggiamenti in vista della ricorrenza di San Giacomo, patrono di Spagna e della Galizia, il cui legame con la città fa di Santiago de Compostela una delle grandi mete del pellegrinaggio cristiano in Europa, con visitatori da mezzo mondo. La festa cade oggi ma è annunciata secondo la tradizione dai rintocchi delle campane della Cattedrale già il 24, alla vigilia, per protrarsi di solito nella notte e poi per un' intera settimana con riti ed eventi: alcuni dei quali sono stati subito cancellati. Drammatiche le prime testimonianze raccolte dai media locali. «Quanti morti che ci sono qui, mio Dio», ha esclamato una donna a Rado Galega nei primi minuti dopo l'accaduto. Il bilancio delle vittime, intanto, viene aggiornato di momento in momento. Secondo le ultime stime dei media galiziani, i morti risultano essere almeno 35 e i feriti una sessantina, ma pompieri, polizia e forze della sicurezza locale della Galizia sono ancora sul posto, alle prese con i vagoni accartocciati. E alcune voci riferivano a tarda sera di dozzine di persone intrappolate. Sulla zona ha continuato ad addensarsi a lungo una fitta colonna di fumo, mentre arrivavano responsabili di governo e autorità locali. L'Unità di crisi della Farnesina, attraverso la rete diplomatico-consolare in Spagna, ha avviato contatti con le autorità locali allo scopo di verificare l'eventuale presenza di italiani coinvolti.

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