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Pescara, 16/05/2025
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Data: 31/07/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso il voto in Abruzzo - Sull’election day a maggio è scontro tra Pd e Piccone. Pezzopane: «Sarà paralisi». D’Alessandro vuole marzo. Il Pdl: «Meglio risparmiare»

L’AQUILA «Il dibattito in corso sulla data delle elezioni regionali in Abruzzo è allucinante e vede impegnati, in un'azione ad personam, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e quello del Consiglio, Nazario Pagano. La storia del risparmio delle risorse non la beve nessuno: se, in questi anni, Chiodi e Pagano avessero voluto risparmiare risorse avrebbero potuto farlo. Questa sensibilità a fine legislatura serve solo a restare sugli scranni, alla faccia della democrazia e delle scadenze di legislatura», dice la senatrice Pd Stefania Pezzopane. Che continua: «In caso di rinvio a maggio la Regione verrebbe paralizzata visto che dalla scadenza naturale del Consiglio a metà dicembre, fino alla proclamazione degli eletti, presidente della giunta e Consiglio si dovrebbero limitare all'ordinaria amministrazione».
L’EMENDAMENTO
Interviene il capogruppo regionale Pd Camillo D’Alessandro, dopo l’approvazione di un emendamento all’Emiciclo sui pareri dell’Avvocatura dello Stato che consentirebbe a Chiodi di fissare la data delle elezioni anche oltre il 15 marzo: «La prima data utile è il 15 dicembre, ma sceglierla significherebbe incentivare l'astensionismo, buttando otto milioni di euro per elezioni a partecipazione dimezzata. Propongo a Chiodi che si voti a marzo, come previsto dalla legge elettorale. No alle proroghe a maggio, no all'election day».
Ma il deputato Filippo Piccone, coordinatore regionale Pdl, insiste: «Votare a maggio significa risparmiare otto milioni e riallineare le elezioni in Abruzzo al resto d'Italia. Dunque sì al 25 e 26 maggio, all’election day con le europee. Se Chiodi oggi fissasse le elezioni la prima data utile non potrebbe essere che il 15 dicembre o giù di lì. Qualcuno mi spieghi come potremmo a Natale far votare gli abruzzesi, con più di metà della regione che in quel periodo ha condizioni climatiche inaccettabili».

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