PESCARA Ormai è rottura tra i sindacati Gtm e azienda dopo la riunione di giovedì scorso interrotta dopo appena dieci minuti, sul primo dei sette punti in programma, relativo alla sicurezza dei mezzi. Scrivono le rappresentanze sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal , Ugl (De Salvia, Di Bonaventura, Leone, D’Aloisio): «Il direttore generale Max Di Pasquale ha esordito inneggiando al più giovane parco bus d’Italia, ma i fatti lo smentiscono. E alle domande dei delegati ha dato risposte non attinenti o evasive, fino ad abbandonare la sala riunioni dopo le insistenze sollevate sulle responsabilità dell'impianto del metano». Ma il problema, sostengono i sindacati, c’è eccome: «Quotidianamente gli autobus in servizio sono circa 72, dei quali 58 urbani, e 14 autolinea PescaraPenne. I bus sostituiti al mattino prima dell'uscita dal deposito sono circa 15 al giorno, altri 8/12 vengono sostituiti durante lo svolgimento del servizio a causa dell’aria condizionata non funzionante sui mezzi dotati di impianto e su quelli in servizio sulla Penne Pescara sprovvisti di climatizzatori. Sono state tolte addirittura le tendine parasole per i passeggeri», denunciano i sindacati che segnalano, anche, «il mancato funzionamento della pedana salita/discesa per disabili; le spie guasti continuamente accese; avarie e mezzi sporchi». Di qui, la decisione di riunire i lavoratori Gtm in assemblea venerdì, per valutare le prossime azioni di protesta. «Per tutelare», scrivono i sindacati, «la sicurezza dei lavoratori e quella degli utenti». «L’idea», spiega Giancarlo De Salvia della Filt Cgil, «è di allestire un gazebo davanti al terminal bus dove distribuire questionari agli utenti sulla qualità e la sicurezza del servizio. Questionari che consegneremo all’azienda, ma anche al sindaco, finora latitante. I quali, come è successo alla fine della scorsa settimana, non hanno trovato a esempio il 4/, con la linea del 7 che aveva disponibile una sola delle tre macchine previste. E tutto perché si continua a risparmiare su manutenzione, pezzi di ricambio e pulizia. Solo ieri un anziano si è sentito male per il caldo e l’ha dovuto soccorrere un autista. Ma noi adesso, al contrario di prima, alla prima spia accesa ci fermiamo e chiediamo il cambio d’autobus, e presto, se continua così, arriveremo al blocco della circolazione».