PESCARA La polemica sull’election day era facilmente prevedibile e il passare dei giorni alimenta la bufera. Sembrerebbe che il prossimo 25 maggio sia davvero la data sempre più probabile anche se il decreto che formalizza spetta al presidente Chiodi e Chiodi ancora non ha firmato niente. Ad aprire il fuoco di fila ieri mattina la segreteria del Pd. «Il centrodestra abruzzese, per mano del presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano e dei rappresentanti del Pdl, ha scritto una delle pagine più nere nella storia dell'istituzione regionale». Parla in questi termini Andrea Catena, coordinatore della segreteria del Partito democratico abruzzese. «Questa norma statutaria ha una logica molto chiara e stringente, che è quella che la maggioranza di turno non può cambiare le regole in corsa a suo uso e consumo. Ciò che è avvenuto ieri è dunque un atto di arroganza». Sullo stesso sentiero si era posta la senatrice Pezzopane che ha manifestato tutto il suo dissenso nei confronti di questo orientamento. Anche il parlamentare di Sel Gianni Melilla ha apertamente contestatato l’idea di arrivare fino al prossimo maggio. «E’ incredibile pensare di prolungare la vita della Regione oltre i 5 anni. Per questo Sel, insieme a Pd e alle altre forze del centrosinistra, ha proposto di votare il 16 e 17 novembre 2013 per insediare il nuovo Consiglio Regionale a gennaio 2014 nella sua piena operatività, necessaria per contrastare i tanti problemi sociali e occupazionali».
Sul fronte opposto ha parlato Nazario Pagano, presidente del Consiglio regionale ed esponente di maggioranza che in particolare si è soffermato sulle dichiarazioni della Pezzopane. «Sulla questione della election day a maggio – sottolinea Pagano – la Pezzopane dispensa luoghi comuni ignorando volutamente quello che è davanti agli occhi dell’Italia intera, se è vero come è vero che l’Abruzzo da Regione canaglia è passata ad essere Regione di riferimento. In sede di Conferenza permanente per i rapporti tra Stato e Regioni, è stata unanimemente individuata fra le più virtuose. Le esternazioni della senatrice Pezzopane sono la evidente manifestazione di un interesse di parte».