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Data: 01/08/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Legge elettorale accordo a sorpresa: via libera a ottobre

ROMA La maggioranza trattiene il fiato in attesa della sentenza sul processo Mediaset e intanto spinge l’acceleratore sulla riforma della legge elettorale preparandosi a un rush finale. L’obiettivo è approvare entro la pausa estiva i disegni di legge e i decreti rallentati dall’ostruzionismo del Movimento 5 Stelle.
In Aula approderà anche il ddl sul finanziamento ai partiti per il quale si voterà già il 9 agosto. La Conferenza dei capigruppo, all’unanimità, ha dato ieri il suo via libera alla deliberazione d’urgenza che consentirà di apportare modifiche al Porcellum per renderlo, per così dire, meno «nocivo». Una corsia preferenziale consentirà alla riforma elettorale di arrivare a settembre alla Camera e di essere messa in votazione a ottobre. In tempo utile, dunque, per eventuali elezioni autunnali qualora la situazione per l’esecutivo si dovesse mettere male.
MESSA IN SICUREZZA

In realtà, il premier Enrico Letta di «modifiche» aveva già parlato nel maggio scorso, quando riunì la maggioranza nell’abbazia di Spineto, a Sarteano. Si spiegò allora di apportare una correzione alle storture più evidenti del Porcellum, «una messa in sicurezza» si disse.
Stabilire, ad esempio, che la soglia per ottenere il premio di maggioranza dovrà oscillare in una percentuale tra il 35% e il 40% sia per la Camera che per il Senato onde evitare il replay delle scorse elezioni (al Pd bastò lo 0,3% in più della coalizione avversaria per fare il pieno alla Camera).
Soddisfatto per il via libera il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini. E il vice presidente della Camera, il renziano Roberto Giachetti - che aveva presentato una mozione per tornare al Mattarellum, ovvero al sistema maggioritario al 75% in vigore prima del Porcellum - esulta: «È un importantissimo risultato che fino a ieri sembrava davvero impossibile». Il Parlamento in buona sostanza dovrà decidere se cancellare con un colpo di spugna il sistema elettorale per il quale il leghista Calderoli coniò la definizione di Porcellum o se invece correggerlo limitandone i danni più evidenti e rilevanti.
L’INGORGO

Nell'ultima settimana prima della pausa estiva l’agenda parlamentare sarà strapiena. Si rischierà l’ingorgo. Molte commissioni lavoreranno anche nel fine settimana. I capigruppo della Camera si sono impegnati a smaltire l'arretrato: si parte dalla legge sul finanziamento dei partiti che andrà in Aula domani. Nello stesso giorno verrà esaminato anche il decreto legge svuotacarceri il cui testo sarà votato il 5 agosto. Stesso giorno in cui si aprirà la discussione sul disegno di legge sull'omofobia (voto finale previsto l'8 o il 9).
Negli stessi giorni Montecitorio discuterà il disegno di legge sulla diffamazione a mezzo stampa che impone regole più severe ai giornali ma toglie il carcere per i giornalisti. E l'Aula darà il voto finale su due decreti di vitale importanza: il ddl Fare, che verrà votato mercoledì 7, e il decreto lavoro, che approderà in aula il giorno prima.

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