Per non gettare il bambino con l'acqua sporca, il Wwf ha lanciato alla Gtm la proposta alternativa sulla filovia. Un documento nel quale l'associazione ambientalista offre all'ente appaltante l'àncora di salvataggio del progetto, ma con un cambio sia del mezzo sia del percorso. Niente strada-parco, niente pali e fili, soprattutto niente Phileas, così lungo e mastodontico, ma il più agevole Citeas, già sperimentato a Bologna, anch'esso prodotto dalla Balfour Beatty (società vincitrice dell'appalto). Il Citeas è un bus a trazione ibrida, che può viaggiare quindi sia elettricamente, ma senza l'ausilio di pali e fili, sia a gasolio che serve, però, solo a ricaricare le batterie. Ciò significa che il Citeas usufruisce esclusivamente della trazione elettrica, a differenza del Phileas che ha bisogno dei pali e dei fili lungo la strada-parco e del gasolio Euro 5 una volta imboccato diversi tracciati. Questa è la prima grande novità contenuta nella proposta del Wwf, la seconda è non meno rivoluzionaria e riguarda il percorso. L'idea è quella di far circolare il Citeas su un anello interurbano che comprende tutta la riviera Nord, la nazionale e viale Bovio. In pratica, il bus elettrico dovrebbe attraversare il litorale da Pescara a Montesilvano fino alla Warner e tornare indietro passando per la Statale 16 e su viale Bovio, sempre a senso unico e su un percorso dedicato con il quale non possono interferire le automobili. Per il Wwf si tratta di un progetto fattibile e anche di un assist alla Gtm che teme la bocciatura definitiva dell'attuale progetto nella riunione del comitato Via in programma dopo Ferragosto. Del resto, lo stesso organismo tecnico della Regione già un mese e mezzo fa aveva suggerito alla Gtm di prendere in considerazione il cambio di rotta, viste le tante anomalie esistenti sulla strada-parco, anomalie difficili da sanare in un mese. Il mutamento di mezzo e di percorso, secondo il Wwf, avrebbero molti pregi. Intanto servirebbe per limitare i danni e risparmiare molti soldi, evitando di andare avanti con l'elettrificazione ed eliminando pali e fini; poi consentirebbe alla Gtm di non stravolgere il contratto con la Balfour Beatty, produttrice del bus alternativo; inoltre, l'adozione del Citeas su un diverso tracciato, privo fra l'altro delle barriere architettoniche di cui la strada-parco è piena, offrirebbe comunque il mezzo innovativo ed ecologico di cui Pescara ha assoluto bisogno per alleggerire il volume di traffico in entrata. Last, but not least, il cambio radicale permetterebbe di «salvare» la strada-parco lasciandola alla fruizione dei cittadini, come avviene ormai da quindici anni.