Ivo D'Agostino, tramite i suoi avvocati, si dice estraneo ai fatti e pronto a dimostrare la propria innocenza ma ieri mattina nell'interrogatorio di garanzia dinanzi al gip Paolo Di Geronimo si è avvalso della facoltà di non rispondere. La verità su quanto è accaduto negli ultimi due anni all'interno di determinati uffici del Comune, dove secondo l'accusa l'assessore avrebbe abusato sessualmente di alcune donne che si erano rivolte a lui per ottenere l'assegnazione di un alloggio popolare, verrà fuori l'8 agosto in sede di incidente probatorio, un passaggio-chiave chiesto dal pm Lucia Campo e disposto dal Gip. Sarà un confronto, in contraddittorio, fra due posizioni, quella delle cinque donne accusatrici, tre straniere e due italiane, e quella di D'Agostino. Quanto emergerà e si cristallizzerà nel corso dell'incidente probatorio costituirà una prova, che entrerà direttamente nell'eventuale processo. D'Agostino all'uscita del Tribunale non ha potuto parlare (perchè vietato nella condizione di persona agli arresti domiciliari): lo hanno fatto più tardi, con i giornalisti, i suoi difensori.
«Si è avvalso della facoltà di non rispondere - spiega l'avvocato Faiulli - perchè ha ritenuto opportuno ai fini difensivi non rispondere atteso anche il tempo esiguo che ha avuto a disposizione per leggere le accuse: era impossibile visto anche il numero dei capi di imputazione riuscire a rigettare in così poco tempo ogni singolo punto. Lui si dichiara estraneo ai fatti e fiducioso di dimostrare la sua estraneità nel corso del giudizio».
«Considerato che la misura è stata disposta in paio di giorni fa - sottolinea l'altro difensore, Ionata - solo per esaminare l'ordinanza del Gip, 30 pagine, ci vuole il tempo necessario. Successivamente smonteremo tutte le accuse. L'importante è che D'Agostino, da quello che abbiamo potuto verificare, a nostro avviso è assolutamente innocente, lui si professa, si dichiara ed è innocente e questo verrà fuori nel corso del processo. D'Agostino ci ha ribadito fino a questa mattina prima di entrare a palazzo di giustizia che è fiducioso nella magistratura ed è certo che verrà fuori pulito da tutte le accuse ingiuste che gli sono state mosse». Nel frattempo D'Agostino starebbe anche meditando se dimettersi da assessore: «Sta riflettendo sulle dimissioni - conclude Faiulli - ma come ben sapete il sindaco ha ritirato tutte le deleghe, è esautorato dal suo ruolo, ci sta riflettendo, sono appena passati due giorni, dategli un attimo di tempo».
Sul fronte politico dice il capogruppo di Federazione della sinistra Riccardo Di Gregorio: «Pur condividendo l'opinione corrente sul fatto che questa Amministrazione sia la peggiore degli ultimi anni ed il Sindaco il principale responsabile per non aver mai saputo e voluto assumere decisioni, i fatti imputati all'assessore D'Agostino, da dimostrare, sono di responsabilità esclusiva dello stesso assessore e non possono essere messi in relazione con l'attività del Primo cittadino a meno che non emergano fatti diversi che dimostrino il contrario». Nel frattempo Giustizia Sociale, che si era dichiarato fuori dalla maggioranza di centro destra, ieri ha espulso dal partito il consigliere comunale Enrico Bucci accusandolo di tradimento politico. Bucci che, a caldo, aveva confermato la sua fedeltà al patto elettorale.