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Data: 03/08/2013
Testata giornalistica: Clickmobility
Trasporto pubblico, arriva il fondo di solidarietà: Paracadute ai lavoratori

Un paracadute per gli oltre 116mila lavoratori dei trasporti pubblici locali, che devono combattere gli equilibri finanziari sempre più precari del settore ma che erano quasi privi di tutele reali in caso di perdita del posto del lavoro.

È questo l'obiettivo del fondo di solidarietà su cui si sono accordate le associazioni datoriali, Asstra e Anav, e le sigle di settore di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal.



Le risorse del fondo, autofinanziato con una quota del 5 per mille dello stipendio (a carico per due terzi delle aziende, e per l'altro terzo dal lavoratore), serviranno a garantire un reddito per tre anni di disoccupazione, nei primi mesi in concorrenza con l'Aspi disciplinata dalla riforma Fornero e poi da sole: il sostegno vale circa 1.300 euro per i primi 18 mesi, e 1.150 per l'altra metà del periodo, con un'integrazione che faciliterà anche il raggiungimento dei requisiti per la pensione.



«Dopo lunghe rincorse e attese inutili della politica - commentano Marcello Panettoni, presidente di Asstra, e Nicola Biscotti, suo omologo di Anav - abbiamo trovato l'intesa giusta con il sindacato e senza chiedere soldi allo Stato».



Un accordo, tra l'altro, che evita l'ingresso del settore nel Fondo residuale, e quindi il rischio di garanzie insufficienti per i lavoratori della categoria. Le prospettive, del resto, non sono rosee, perché il trasporto pubblico locale si è visto tagliare le risorse del 15% (si veda anche Il Sole 24 Ore del 31 gennaio), con una sforbiciata che, in assenza di recuperi, mette a rischio, secondo le associazioni, circa 8.500 dipendenti.

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