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Pescara, 16/05/2025
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04/08/2013
Il Tempo d'Abruzzo
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Hanno avuto l’infarto, ma guidano i bus. Gtm, tra i lavoratori sale la tensione. La denuncia del Segretario della Filt Cgil dopo la rottura della trattativa con l'azienda |
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Autisti reduci da infarto o gravi malattie messi a guidare i bus dove non funziona l'impianto di aria condizionata, altri autisti utilizzati impropriamente come impiegati: sono queste le principali situazioni «irregolari» dentro la Gtm denunciate da Franco Rolandi, segretario regionale della Filt Cgil. Dall'assemblea della scorsa settimana alla rottura della trattativa, dalla «strategia della lentezza» per sollevare il caso dei mezzi insicuri alle ultime rimostranze, la guerra fra l'azienda pubblica di trasporto e gli autisti non conosce soste. E la tensione fra le parti potrebbe portare a breve a uno sciopero generale. «Alla Gestione trasporti metropolitani - sostiene Rolandi - accade che alcuni autisti, pur in presenza di apposite disposizioni di servizio che attestano la piena idoneità degli stessi a poter guidare gli autobus (Guarda la documentazione), siano inspiegabilmente ancora oggi, e a distanza di più di 18 mesi dai suddetti provvedimenti, assegnati ad attività impiegatizie da svolgere peraltro in comodi uffici refrigerati a differenza di quello che avviene purtroppo sul posto guida dei conducenti. Noi riteniamo che tale comportamento aziendale, oltre a costituire una chiara violazione di norme e comportamenti inerenti la corretta gestione nonché le stesse disposizioni impartite dall'azienda, risulta altresì palesemente indecorosa rispetto alle presunte carenze di personale di guida per le quali proprio la Gtm ha addirittura palesato l'intenzione a voler ricorrere all'assunzione di nuovi autisti, con contratti interinali a chiamata diretta». Rolandi sottolinea inoltre che è stato «altrettanto imbarazzante dover assistere al mancato e corretto utilizzo in Gtm di personale idoneo alla guida, mentre contestualmente e con estrema facilità la stessa azienda decide di assegnare alla guida di pullman, autisti reduci da gravi malattie (infarti, tumori ecc.), magari facendoli lavorare in condizioni disagiate (assenza di condizionatori sui mezzi e comunque con insufficiente aerazione), come denunciato in questi giorni dalle rappresentanze sindacali aziendali». Infine, Rolandi torna sul capitolo filovia: «Il presidente della Gtm farebbe bene ad occuparsi della grande spada di Damocle rappresentata dalla vicenda della filovia e dal verdetto che il comitato Via a breve. È evidente, infatti, che se non dovesse andare nella direzione auspicata da un troppo ottimista Michele Russo, l'azienda di trasporto regionale si troverebbe di fronte ad un baratro ben più pericoloso di quello che sta interessando l'Arpa e che metterebbe a repentaglio le sorti dell'intero sistema trasportistico della Regione». La denuncia di Rolandi viene raccolta sollecitamente da Maurizio Acerbo, il quale annuncia la presentazione di un'interrogazione al presidente Chiodi e all'assessore Morra. «Bene ha fatto la Filt Cgil a denunciare questi episodi di malcostume ai quali troppi sono assuefatti in Abruzzo - afferma il consigliere regionale del Prc - e che sono sempre più intollerabili per la cittadinanza. È particolarmente irritante apprendere che vi sarebbero autisti dirottati negli uffici in ruolo impiegatizio, mentre a colleghi con problemi di salute gravi si chiede di guidare i mezzi».
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