Favorevoli i deputati del Pd, guidati in commissione da Magda Zanoni, di Sc e Lega. Pdl e Sel si sono astenuti, contrarioi M5S. Gasparri: "Scelta spendacciona, andrà corretta"
Via libera all'Authority dei trasporti a Torino. Nella notte la Commissione Bilancio della Camera ha approvato l'emendamento al Dl Fare dei parlamentari piemontesi che ne chiedevano l'assegnazione. Il provvedimento è passato per un solo voto: favorevoli i deputati del Pd, guidati in commissione da Magda Zanoni, di Scelta Civica e della Lega Nord, Pdl e Sel si sono astenuti mentre i parlamentari pentastellati hanno votato contro.
Parlamentari e istituzioni piemontesi - in testa la Regione Piemonte con il presidente Roberto Cota e la Città di Torino con il sindaco Piero Fassino - vincono così il braccio di ferro iniziato lo scorso giugno, quando il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, annunciò l'intenzione del governo di riprendere l'iter per le nomine dell'Authority.
Pochi giorni dopo l'idea di portare l'organismo a Torino, lanciata dagli industriali di Torino nel corso della loro assemblea annuale. A raccoglierla i senatori piemontesi del Pd, Stefano Esposito e Daniele Borioli, che presentarono una risoluzione in tal senso. Una richiesta sostenuta da Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino, e da 75 firme bipartisan di tutte le forze politiche, con la sola eccezione del Movimento 5 Stelle.
Lo scorso 30 luglio, però, il presidente del Senato, Piero Grasso, aveva dichiarato inammissibile l'emendamento al dl lavoro dei senatori Lucio Malan (Pdl), e Stefano Esposito (Pd) che era stato approvato dalle commissioni. "Lo riproporremo al dl Fare", l'annuncio immediato di Malan ed Esposito, a cui è seguito l'emendamento approvato la scorsa notte in Commissione Bilancio della Camera.
"Premesso che Torino, Capitale storica, merita ben più che la sede di una Autorità, e che a Roma palazzi e burocrazie nazionali di ogni tipo li manderemmo volentieri altrove perchè causa di incolpevole discredito per la città, che ai suoi difetti aggiunge quelli dei parassiti di ogni provenienza, ritengo che il governo abbia fatto una scelta errata e costosa ". Lo sostiene Maurizio Gasparri, Vicepresidente del Senato (Pdl).
"Altre Autorità con sedi fuori Roma hanno inevitabilmente uffici nella Capitale e spendono molti soldi per trasferte e viaggi. Quindi la scelta del governo è sbagliata e spendacciona", attacca Gasparri. "Va corretta perchè è in contrasto con la revisione della spesa".