PESCARA Un esposto-denuncia alla Corte dei Conti è stato presentato dalla Cna Abruzzo su quelli che chiama gli «autoporti fantasma», le quattro strutture dedicate alla logistica e all'autotrasporto realizzate a Roseto, Castellalto, Avezzano e San Salvo. «Strutture faraoniche», dice il presidente regionale della Cna, Italo Lupo, «costate alla collettività centinaia di milioni di euro, mai entrate in funzione, fino a diventare preda di un degrado inarrestabile, quando non utilizzate in modo estemporaneo per gare di ciclismo amatoriale o corse d'auto». Nell'esposto indirizzato alla procura generale della Corte dei Conti dell'Aquila - il testo è corredato di documenti istituzionali, rassegna stampa, testi di interrogazioni e interpellanze al Consiglio regionale - la Cna ripercorre la storia delle quattro strutture logistiche, soffermandosi tra l'altro sul fallimento delle diverse ipotesi di gestione messe in campo dalla Regione in questi anni. Fallimenti che hanno prodotto, come unico risultato, la chiusura definitiva dei cancelli dei quattro autoporti, da sempre sbarrati ai mezzi pesanti ma già destinati a essere investiti da nuovi finanziamenti, stavolta per sottrarli a un degrado inarrestabile. La Cna chiede quindi di «accertare se le risorse finanziarie utilizzate siano state correttamente impiegate; se la realizzazione degli autoporti abruzzesi risponda a un’effettiva esigenza della logistica regionale e quindi la loro mancata apertura possa configurarsi come un danno per la società abruzzese. Oppure se non sia stato generato un enorme sperpero di danaro pubblico, anche in considerazione del degrado progressivo cui le stesse strutture sono condannate, con la conseguente determinazione di nuovi oneri a carico della collettività».