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Data: 05/08/2013
Testata giornalistica: Clickmobility
Swg: gli italiani bocciano i trasporti pubblici locali. La qualità di un Paese si misura anche attraverso il trasporto pubblico locale (TPL)

Un servizio di trasporto pubblico efficiente garantisce ai propri cittadini la possibilità di raggiungere i vari punti della città senza dover necessariamente ricorrere all'automobile, un mezzo che per molti, in periodo di crisi, inizia a diventare un lusso. Il TPL concorre inoltre ad abbattere i livelli di inquinamento delle città migliorando quindi la qualità di vita delle persone residenti

L'istituto Swg ha effettuato un sondaggio, tra il primo e il 5 Luglio, su un campione di 1400 italiani sparsi nella penisola per chiedere la loro opinione sul trasporto pubblico locale.

Le domande poste da Swg sono due: che giudizio hanno in generale i rispondenti dei trasporti pubblici della città in cui risiedono; cosa pensano della qualità dei trasporti pubblici e se questa è migliorata o peggiorata nel corso degli anni. Il giudizio degli intervistati, senza troppo stupore, pende sulla scarsa qualità.

Il 47% percepisce una bassa qualità del trasporto pubblico (solo il 16% ha una percezione di buona qualità), con quote che divegono particolarmente rilevanti nel sud dove il 60% dei rispondenti percepisce il servizio pubblico come inefficiente. Mediamente, solo il 10% del campione ritiene che la qualità del trasporto pubblico è migliorata negli ultimi anni.

Del resto, che l'Italia non goda di buona reputazione in termini di trasporto pubblico è un fatto abbastanza noto. Numerosi studi, sia pubblici che privati, confermano che l'Italia è in ritardo rispetto a molti paesi europei, non solo in termini di domanda e offerta, ma anche di efficienza e costi di produzione.

Un recente studio della Fondazione Caracciolo analizza nei dettagli lo stato del trasporto pubblico italiano.

Il confronto tra l'Italia e gli altri paesi europei è impietoso, con differenze rilevanti che si riscontrano in particolar modo sul trasporto a rotaia. A livello nazionale la dotazione di treni-km per abitante è di 5,1 contro i 26,7 della Svizzera, i 15,7 della Germania, i 15 della Svezia, i 10,2 dell'Ungheria.

Peggio di noi l'Estonia, la Bulgheria, la Lituania, la Romani, la Spagna e la Turchia. L'Italia ha una dotazione strutturale ferroviaria assolutamente insufficiente se paragonata ai maggiori paesi europeiagna e la Turchia.

L'Italia ha una dotazione strutturale ferroviaria assolutamente insufficiente se paragonata ai maggiori paesi europeiagna e la Turchia.

Le differenze si fanno ancora più marcate se si confronta la dotazione strutturale di linee metropolitane, regionali e suburbane dell'Italia con quelle dei maggiori paesi europei. L'Italia ha 161mila km di linea metropolitana contro i 606,7 della Germania, i 569 della Spagna, i 349,2 della Francia e i 503,9 dell'Inghilterra.

Per quanto concerne la linea ferroviaria regionale e suburbana è la Germania con i suoi 2033,7mila km a guidare la classifica. Seguono Inghilterra (1634,4), Spagna (1392,1) e Francia (684). Ultima l'Italia con i suoi 591,7mila km.

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