Il pullman anticrisi? L’ha inventato l’Arpa. E’ anticrisi perché, volendo, il viaggiatore non paga il biglietto. In alcuni casi non paga anche se vorrebbe pagare, per il semplice motivo che non può. Questo pullman rivoluzionario è anticrisi perché non necessita di bigliettaio e nemmeno di controllore. Se il controllore sale e trova gente senza biglietto, infatti, non può multarla. Non è uno scherzo. Secondo la Filt-Cgil succede su alcune tratte molto frequentate del Teramano, quella tra Teramo e Giulianova e quella tra Giulianova e Martinsicuro. Dove, rende noto il sindacato, l’azienda regionale aveva annunciato che i biglietti si sarebbero potuti fare a bordo e dove, invece, circolano alcuni mezzi sui quali non sono state installate le macchinette automatiche che emettono i titoli di viaggio. «L’Arpa si era tanto vantata», dice Aurelio Di Eugenio della Filt-Cgil, «di questo innovativo sistema, che permetteva all’azienda di risparmiare sui bigliettai e ai cittadini di non doversi munire dei tagliandi a terra. Invece, così, si favorisce l’evasione, che è sempre più insostenibile». Secondo la Cgil, tre milioni di abruzzesi ogni anno si muovono sui bus pubblici senza pagare e il mancato introito per l’Arpa sfiora i due milioni. A quanto pare, non è solo malcostume né omesso controllo: è anche puro autolesionismo. Praticato, ovviamente, con i soldi nostri.