Sembra un paradosso, ma non lo è. La stazione di Tortoreto Lido, peraltro in via di avanzata ristrutturazione (con i bagni pubblici impraticabili...), non è più indicata con il nome che ha sempre avuto, Stazione di Tortoreto Lido, appunto.
Il Lido è in pratica scomparso dalla segnaletica. Fino alla rivoluzione viaria, erano ben distinti Tortoreto Alto e Tortoreto Lido. Adesso compare solo e soltanto Tortoreto, e per Tortoreto tutti, indistintamente tutti, intendono Tortoreto Paese. Di qui rimostranze, lamentele, polemiche. Ad insorgere è il costituendo Comitato Pro Lido, con in testa l'operatore turistico di lungo corso Mimì Dezi, spalleggiato da Piero Di Domenico, prima artigiano e poi commerciante al Lido.
«Non è possibile- dice Mimì Dezi- che Tortoreto Lido sia scomparsa, letteralmente scomparsa dalla segnaletica, dalle indicazioni, dai grafici. Perfino la stazione ferroviaria non ha più una precisa identità, come se non si sapesse più che si trova al Lido. Ma c'è di più- continua- anche sul lungomare, lungo la passeggiata, dove vengono indicate le distanze da un punto all'altro, non c'è scritto Tortoreto Lido. Solo Tortoreto».
E' vero che il comune è Tortoreto, ma senza distinzione di sorta è il caos. Gli equivoci sono all'ordine del giorno. «Prendiamo -aggiunge Dezi- il negozio Conad di via L.da Vinci, al Lido. E' segnalato con l'indicazione Tortoreto, e in tanti, camion di fornitori e potenziali clienti, vanno verso Tortoreto Paese perchè, appunto, per tutti Tortoreto Lido è Tortoreto Lido, con circa 10 mila residenti, e Tortoreto Alto è Tortoreto Alto, con circa 400-500 residenti. Non lo diciamo per fare polemica ma è evidente che i servizi vanno portati alle persone. E dove c'è tanta gente, lì le indicazioni devono essere chiare, precise, ben in vista. Altro che far scomparire, come si sta verificando, Tortoreto Lido».
Appello all'amministrazione comunale affinché vi ponga rimedio.