Tutto pronto per la demolizione del grande stabile di via XX Settembre che fino al 6 aprile 2009 ha ospitato al direzione regionale dell'Anas. I lavori sarebbero dovuti iniziare lo scorso 1° agosto, sono stati ritardati di alcuni giorni per consentire le ultime fasi di trasloco del mobilio e della parte di documentazione che l’Anas aveva interesse a conservare in quanto non digitalizzata. Ritardi di pochi giorni che non hanno causato problemi al cronoprogramma stilato.
Quegli uffici fino a quattro anni fa hanno ospitato la sezione più importante dell’Anas abrzzese e nei sotterranei dell'enorme palazzo, fino ad alcuni giorni fa c’erano ancora tutti gli archivi cartacei dal 1950 ad oggi. Prima di dare il nulla osta alla demolizione i vigili del fuoco nelle ultime ore hanno predisposto la rampa di terra sulla quale poi andrà ad operare il macchinario dedicato alla demolizione controllata dello stabile. L’Anas nella giornata di ieri ha confermato di aver prelevato tutta la documentazione di interesse e quella storica che rimarrà negli archivi romani. Gli operai dell’Asm, che provvederanno alla demolizione dell’edificio sono pronti e già nella giornata di ieri la strada è stata completamente interdetta al traffico veicolare. Gli unici che sono stati autorizzati a transitare sono state le persone dirette negli uffici comunali di Villa Gioia e quelle residenti nell'adiacente quartiere della Banca d'Italia.
La chiusura ieri mattina ha mandato letteralmente in tilt il traffico cittadino, forse colto alla sprovvista dall’improvvisa chiusura. Le auto sono state costrette a deviare: chi arrivava dalla zona ovest della città è stato immesso su via Vicentini e su viale della Croce Rossa, strade che a loro volta sono rimaste congestionate dalla grande mole di traffico che hanno dovuto sostenere. Centinaia di automobilisti sono rimasti incastrati nel traffico per ore, sotto un sole cocente di agosto.
I lavori di demolizione all’edificio Anas segnano un altro forte passo avanti nella ricostruzione della città. Gli enti importanti stanno ricominciando a pianificare il futuro in città offendo quindi un grande contributo alla ripresa della vita quotidiana in città. Tempi sicuramente non brevi, ma dettati dai ritmi di un cantiere che insieme agli altri consentirà di riportare il lavoro in città e quindi garantire ritmi di vita quotidiana che faranno da volano anche alla ripresa delle attività commerciali.