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Data: 08/08/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Stazione da spostare? Spunta il fronte del no. Melarangelo, D’Incecco, Topitti e M5S contro il progetto presentato da Brucchi che parte tra un mese

TERAMO «La ferrovia non deve arretrare». Contro il progetto di Comune e Rfi (Leggi l'articolo), che prevede lo spostamento dell'ultimo tratto del binario per recuperare l'area a ridosso dell'attuale stazione e trasformarla in una piazza, scendono in campo associazioni e partiti. Il fronte del "no" al piano che diventerà operativo a settembre, con la firma della convenzione che stanzierà due milioni di euro per l'intervento, è formato tra gli altri da Teramo Nostra, Movimento 5 stelle, rappresentanti di Rifondazione comunista e Idv che ieri mattina in municipio hanno incontrato il vicesindaco Alfonso Di Sabatino Martina e l'assessore ai lavori pubblici Giorgio Di Giovangiacomo per spiegare le loro ragioni. Il principale motivo di contrarietà al progetto è legato al fatto che l'arretramento del binario anche solo di poche decine di metri renderebbe di fatto impossibile l'arrivo dei treni che attualmente collegano Teramo alla costa pescarese e alla zona sud dell'Abruzzo. «Lo spazio tra l'ultimo scambio e la zona di fermata», fa notare Paolo D'Incecco, esponente dell'Idv, «non sarebbe sufficiente per i convogli che entrano in stazione». Il progetto di arretramento della ferrovia, tra l'altro, segnerebbe la fine di qualsiasi possibilità di potenziamento della rete verso le aree interne del Teramano e l'Aquila. «Questo intervento bloccherà lo sviluppo della ferrovia», sottolinea Sandro Melarangelo di Teramo Nostra, «per creare parcheggi e ricongiungere due quartieri, come se quella fosse l'unica zona d'interesse della città». Secondo lui, tra l'altro, l'intervento programmato dal Comune da Rfi andrebbe sottoposto al vaglio degli altri sindaci teramani perché la stazione da spostare è il capolinea di tutta la provincia. A evidenziare come il progetto contraddice il piano di prolungamento dei binari approvato anni fa dal consiglio provinciale è invece Antonio Topitti, secondo cui bisogna insistere sulla soluzione che porterebbe la ferrovia fino a piazza San Francesco. Per i rappresentanti del Movimento 5 stelle, inoltre, l'arretramento, anche se di pochi metri, si tradurrebbe in un danno per i viaggiatori che usano il treno.

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