La Filt-Cgil nella propria battaglia contro gli sprechi del “poltronificio regionale” che caratterizzano le tre aziende abruzzesi di trasporto pubblico locale, ha avviato in questa settimana, una serie di assemblee sui luoghi di lavoro per poter approfondire con gli stessi lavoratori il difficile momento del trasporto regionale. In questa direzione il sindacato lancia frecciate per ciò che concerne la Gtm di Pescara. “In Gtm – si legge in una nota di Franco Rolandi – sostanzialmente accade che alcuni autisti pur in presenza di apposite disposizioni di servizio che attestano la piena idoneità degli stessi a poter guidare gli autobus, siano inspiegabilmente ancora oggi e a distanza di più di 18 mesi dai suddetti provvedimenti, assegnati ad attività impiegatizie da svolgere peraltro in comodi uffici refrigerati a differenza di quello che avviene purtroppo sul posto guida dei conducenti. La Filt-Cgil inviando un’apposita nota di diffida al presidente della società Michele Russo, al presidente del collegio sindacale Emilio Della Cagna e naturalmente alla Regione Abruzzo nella persona dell’assessore Giandonato Morra, ritiene che tale comportamento aziendale oltre a costituire una chiara violazione di norme e comportamenti inerenti la corretta gestione aziendale nonché le stesse disposizioni impartite dall’azienda, risulta altresì palesemente indecorosa rispetto alle presunte carenze di personale di guida per le quali proprio la Gtm ha addirittura palesato l’intenzione a voler ricorrere all’assunzione di nuovi autisti. Così come è altrettanto imbarazzante – prosegue il sindacalista – dover assistere al mancato e corretto utilizzo in Gtm di personale idoneo alla guida mentre contestualmente e con estrema facilità la stessa azienda decide di assegnare alla guida di pullman, autisti reduci da gravi malattie (infarti, tumori ecc.), magari facendoli lavorare in condizioni disagiate (assenza di condizionatori sui mezzi e comunque con insufficiente aerazione) come denunciato in questi giorni dalle rappresentanze sindacali aziendali. Sostanzialmente ci stiamo ancora occupando purtroppo di quei favoritismi e di quegli assurdi privilegi che non tolleravamo in passato e ancor di più oggi, in un contesto di crisi, è davvero assurdo doverne persino parlare. Il presidente della Gtm – conclude Rolandi – farebbe bene ad occuparsi della grande spada di Damocle rappresentata dalla vicenda della Filovia e dal verdetto che il comitato Via dovrebbe emettere il 18 agosto. E’ alquanto evidente infatti che se non dovesse andare nella direzione auspicata da un troppo ottimista Michele Russo, l’azienda di trasporto regionale si troverebbe di fronte ad un baratro ben più pericoloso di quello che sta interessando l’Arpa e che metterebbe a repentaglio le sorti dell’intero sistema trasportistico della Regione”.