CHIETI «L’intervento dell’assessore alla mobilità di Pescara è fuori luogo e si vuole porre al di sopra di quanto stabilisce la legge». Luigi Colalongo, rappresentante Confartigianato Taxi, replica per le rime al vice sindaco di Pescara Berardino Fiorilli. L’assessore del Comune di Pescara ha commentato con un certo disappunto la firma, da parte del presidente della Regione Gianni Chiodi, del provvedimento che consente anche ai tassisti teatini, al pari dei colleghi delle altre città capoluogo abruzzesi, di avere stalli di sosta riservati all’interno dell’aeroporto d’Abruzzo di San Giovanni Teatino. Non a caso Fiorilli ha auspicato un ripensamento da parte della Regione invocando criteri di territorialità malgrado la legge in materia dica l’esatto opposto. Da qui la levata di scudi delle maestranze sindacali che rappresentano i diritti dei quattordici tassisti iscritti agli elenchi di settore del Comune di Chieti. «Le dichiarazioni dell’assessore Fiorilli sono davvero inopportune e intempestive», spiega Colalongo, «in quanto arrivano dopo anni di problemi e di ingiuste discriminazioni sul lavoro sofferte dai tassisti teatini». Che hanno avuto diversi diverbi, per usare un eufemismo, con i colleghi pescaresi ostinati a rivendicare, per un mero principio di territorialità, l’esclusività dell’ingresso negli spazi esterni dello scalo aeroportuale abruzzese. Lunedì la Regione, finalmente, ha dipanato la matassa assegnando tre stalli di sosta ai tassisti teatini e nove a quelli pescaresi. Una decisione che sembrava ai più giusta ma, evidentemente, non è stato così per il Comune di Pescara. «L’assessore Fiorilli», ribatte Renzo Buccione di Uritaxipuò dire ciò che vuole ma la legge parla chiaro e si è posta la parola fine ad un’anomalia che si è protratta per troppo tempo a danno della nostra categoria».