Iscriviti OnLine
 

Pescara, 16/05/2025
Visitatore n. 743.966



Data: 08/08/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Vogliono buttarmi fuori» Costantini all’attacco dei democrat dopo il caso dei consiglieri «prestati»

PESCARA E' su tutte le furie Carlo Costantini e non le manda certo a dire a chi lo accusa (il Pd di Camillo D'Alessandro) di aver tentato accordi sottobanco, addirittura con il Pdl, per avere in «prestito» consiglieri regionali del partito di Berlusconi al fine di ottenere i numeri necessari a formare il gruppo autonomo del Movimento 139. Proprio l’emendamento del Pd, nell'ultimo Consiglio regionale, ha dato lo stop a presunte neo formazioni a composizione mista nell'Emiciclo. Lo scopo, come ha tenuto a sottolineare il capogruppo Pd Camillo D’Alessandro, sarebbe stato quello di rientrare nella norma della legge elettorale secondo cui, per i gruppi, non è necessaria la raccolta di firme per la presentazione delle liste alle regionali.
PROFESSIONISTI DELL’INCIUCIO
Tutt'altra la versione dei fatti di Costantini: «Trovo ormai stupefacente la doppiezza del Partito democratico. Loro, con la protezione totale del sistema dell'informazione e dei poteri forti che ormai ne ispirano ogni azione, si spartiscono con Berlusconi e con il Popolo delle libertà ministri, vice ministri, sottosegretari e finanche uscieri dell'ultima società pubblica dell'ultimo ente locale. Ed io mi ritrovo, a mia insaputa, sbattuto in prima pagina, accusato dai professionisti dell'inciucio di essermi accordato con il Pdl per ricevere in prestito consiglieri regionali».
Una mossa che per il leader abruzzese del neo Movimento 139 nasconderebbe una ragione ben precisa: «Ormai è chiaro che vogliono cacciarmi dal centrosinistra, facendo emergere che io avrei in corso trame inconfessabili per danneggiarlo. In realtà -precisa Costantini-, poiché si tratta di interpretare il mio pensiero, spero che quello che penso possa essere affidato, in via esclusiva, alle mie parole».
PRIMARIE
Ed ecco il messaggio politico più importante indirizzato agli alleati (o ex): «Ebbene, mi aspetto che la scadenza originariamente indicata dal segretario regionale del Pd per il 31 maggio venga prima o poi rispettata e che entro un tempo ragionevole il Pd dica se farà le primarie, in quale data, con quale regolamento e con quale codice etico, riservandomi un attimo dopo di valutare se avanzare la mia candidatura alla presidenza della Regione. In caso contrario, dovendone prendere atto, sentirei la responsabilità di dare il mio contributo alla nascita del centrosinistra».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it