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Pescara, 16/05/2025
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Data: 08/08/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Bonus a chi assume, ok al piano lavoro

IL GOVERNO PUNTA
A 200.000 NUOVI POSTI

ROMA Il pacchetto per stimolare l’occupazione giovanile varato dal governo Letta è legge. La Camera, dopo una lunga seduta, ha dato il suo via libera allo stesso testo già licenziato dal Senato con 265 sì e 118 no, per cui il provvedimento è definitivo. L’aula ha bocciato tutti gli emendamenti, con un giallo proprio prima del voto finale che ha fatto temere il via libera. Infatti in seguito a “un errore materiale” sul testo licenziato dal Senato comunicato dal presidente dell’assemblea di Palazzo Madama, M5S, Lega e Sel hanno cercato di procrastinare il sì definitio. Senza successo, però. Con il decreto soprattutto per i giovani under 29 si potrebbero aprire davvero nuove opportunità di trovare un’occupazione: almeno duecentomila nuovi posti nei prossimi 18 mesi, secondo le stime e le speranze del governo. Il provvedimento - che l’iter parlamentare ha modificato in alcune parti - contiene anche il rinvio dell’aumento dell’Iva in attesa di una decisione politica definitiva. Oltre alla decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato, all’alleggerimento di alcuni vincoli sulla flessibilità in entrata, alla task force fino al 2014 per potenziare le politiche attive del lavoro, all’estensione delle tutele contro le “dimissioni in bianco”, al sussidio contro la povertà assoluta nel Sud, il passaggio parlamentare ha introdotto anche la garanzia dello Stato per sbloccare ulteriori 25 miliardi di debiti della pubblica amministrazione e il divieto di pubblicità (oltre alla mega tassa) per le sigarette elettroniche.
ASSUNZIONI UNDER 29

É la norma sulla quale il governo conta moltissimo per far scendere l’asticella della disoccupazione giovanile che questi anni di crisi hanno fatto schizzare verso l’alto: le assunzioni a tempo indeterminato di giovani tra i 18 e i 29 anni fatte entro il 30 giugno 2015, godranno per i primi 18 mesi (12 se si tratta di una stabilizzazione) di uno sconto pari a un terzo della retribuzione lorda mensile imponibile, con un tetto di 650 euro al mese. In soldoni è come se, per le retribuzioni fino a 1.950 euro, venisse accordata la totale decontribuzione. Per poter usufruire dell’agevolazione, il giovane da assumere deve essere disoccupato da almeno sei mesi, oppure deve avere un titolo di studio non oltre la terza media. Una platea di oltre 4 milioni di persone, secondo le stime del governo. Le risorse a disposizione, però, sono limitate (500 milioni di euro per le otto regioni del Mezzogiorno e 294 milioni per le altre) per cui l’agevolazione sarà accordata in base a un ordine cronologico di domande all’Inps. Sono escluse le assunzioni di colf e badanti.
INCENTIVI PER GLI OVER 30

I datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato disoccupati fruitori dell’Aspi (assicurazione sociale per l’impiego), avranno un contributo pari al 50% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore.
FLESSIBILITÀ CON MENO VINCOLI

Per i rinnovi dei contratti a termine si torna agli intervalli pre-Fornero: 10/20 giorni (in base alla durata del contratto, superiore o inferiore ai sei mesi). Il contratto di apprendistato diventerà più semplice (entro il 30 settembre saranno emanate linee guida omogenee su tutto il territorio nazionale). Il tetto di 400 giorni in tre anni per il contratto intermittente è riferito allo stesso datore di lavoro e non vale per i settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo. Stanziati 168 milioni di euro (coinvolti circa 80mila giovani) per borse di tirocinio formativo per giovani che non lavorano, non studiano e non partecipano ad alcuna attività di formazione (i cosiddetti neet).
DEBITI PA

Dal primo gennaio 2014 le imprese, assistite da garanzie dello Stato, potranno cedere alle banche e a Cdp (Cassa depositi e prestiti) i loro crediti «certificati». Si stima che la norma metta in circolo intorno ai 25 miliardi di euro.

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