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Pescara, 16/05/2025
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Data: 11/08/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Aeroporto tra calo di presenze e voglia di ripresa con i russi. Laureti: «Il segno meno non fa piacere ma c’è chi sta peggio»

PESCARA Primo bilancio sul movimento passeggeri all’aeroporto d’Abruzzo nel primo semestre 2013 rispetto all'anno precedente: «Solo un -4%, ben al di sotto della media nel confronto con gli altri aeroporti di portata simile a quello d'Abruzzo. Il movimento mantiene anche per quest'estate, in un momento di crisi generale» commenta il presidente della Saga Lucio Laureti, che annuncia nuovi voli verso il mercato russo per l'anno prossimo. «Ovviamente non fa piacere quel segno meno -aggiunge- , ma è confortante se rapportato agli aeroporti del nostro cluster, al di sotto del milione di passeggeri. La più vicina Ancona fa registrare un -12%, la media degli altri scali si aggira sui -18%. Il nostro è un grande risultato. Il totale movimento dell'anno scorso ha portato 563mila passeggeri, pari a un record del +3%, quando tutti gli altri aeroporti viaggiavano nell'ordine nel segno meno (-5%,-6%). L'Abruzzo reagisce meglio degli altri alla crisi: giugno ha chiuso a +1,3%, luglio -1%. Dall'inizio dell'anno -4%. Le rotte estive sono in linea con la media. Ryanair è un ottimo partner. Non dovremmo avere sorprese per agosto». Insomma, Laureti dispensa ottimismo, nonostante il meno davanti alle cifre: «Il decremento attuale si deve leggere anche nell'ottica della conclusione del contratto biennale stipulato tra la Regione e i fondi pensionistici austriaci: le circa 12mila presenze registrate fino all'anno scorso, se rinnovate, avrebbero almeno pareggiato i conti annullando il segno meno».
LOW COST
Insomma, viva il low cost che non impedisce ai vacanzieri più arditi di contrastare la recessione. Tengono tutti i collegamenti, compresa Alghero. I più gettonati: Londra, in leggero aumento, seguita da Bruxelles-Charleroi e Girona-Barcellona, la consolidata Parigi e Francoforte in lieve flessione. Per agosto si prevede una sostanziale tenuta.
SENZA SHARM
Ma resta la macchia della rinuncia al collegamento con Sharm el Sheik: «Motivi di sicurezza. Quella rotta che l'anno precedente aveva registrato sei voli in overbooking» sottolinea Laureti. Più roseo appare il futuro: «Guardiamo al mondo russo: una clientela di pregio che sta dimostrando di apprezzare da tempo la nostra regione. Ci stiamo lavorando, non è facile. Stiamo valutando diverse opzioni e Mosca e San Pietroburgo sono nella rosa delle scelte, ma ben venga qualsiasi altro scalo». Una destinazione competitiva per l'Adriatico: «Cerchiamo di inserirci in una sorta di monopolio detenuto da venti anni da Rimini, un traguardo da raggiungere con la collaborazione della Regione e le Camere di commercio. Speriamo di aprire l'anno prossimo». Comunicazioni incoraggianti anche dagli uffici: «Presto saranno disponibili i fondi Fas finalizzati al prolungamento della pista di oltre 200 metri, a lavori di intervento sull'aerostazione e sulla viabilità di accesso».

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