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Data: 12/08/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Schianto in moto, muore meccanico Gtm. Tragico frontale sulla provinciale per Cocullo. Sauro Rulli, 45 anni di Manoppello, lascia la moglie e due figli

COCULLO La moto era la sua passione, e sulla moto ieri mattina è morto, Sauro Rulli 45 anni, residente a Manoppello e meccanico alla Gestione trasporti metropolitani di Pescara. In sella alla sua Ducati 900 intorno alle 11,30 per motivi ancora in via di accertamento si è schiantato con un’auto lungo la strada Provinciale 60, a pochi chilometri da Cocullo, mentre con alcuni amici stava raggiungendo un motoraduno. Era sposato e aveva due figli di 10 e 12 anni Sauro Rulli che con la sua improvvisa scomparsa lascia senza fiato non solo la famiglia, ma anche l’intera comunità di Manoppello e i tanti colleghi della Gtm dove lui da qualche anno era impegnato anche a livello sindacale, delegato per l’Officina della Filt Cgil. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’incidente è avvenuto all’altezza di una semicurva dove Rulli, che si era da poco rimesso in viaggio dopo la sosta per il rifornimento di carburante, in sella alla sua Ducati si è scontrato con un suv Mazda che, proveniente dalla direzione opposta, era condotto da un turista pugliese che insieme alla moglie e al figlio di 4 anni era diretto verso Sulmona. Un tratto di strada con un evidente avvallamento nella corsia percorsa dal motociclista dove, la lunga crepa che insiste sull’asfalto ha forse costretto il povero Rulli a prendere la curva un po’ più larga. Ma quella scelta istintiva, quasi obbligata, l’ha portato a scontrarsi contro la parte sinistra anteriore del suv. E in un attimo è tutto finito: Rulli cade a terra, perde il casco e batte violentemente la testa. A nulla è valso il tempestivo intervento del 118 e il trasporto dell’uomo all’ospedale di Avezzano dove è arrivato quando ormai non c’era più nulla da fare e dove, addolorati e increduli, si sono precipitati, oltre ai compagni dii gita, la moglie, il fratello e gli altri familiari. È ad Avezzano che la salma è rimasta ieri sera in attesa della decisione del magistrato sull’eventuale autopsia, mentre la tragica notizia rimbalzava a Manoppello, dove Rulli viveva, a Pescara, dove lavorava, e a Chieti Scalo dove prima di entrare in Gtm, una decina di anni fa, aveva lavorato nell’officina che il papà gestiva alla Colonnetta. «Era benvoluto da tutti», dice trattenendo la commozione Giancarlo De Salvia, responsabile aziendale della Filt Cgil, «dai colleghi, ma anche dai dirigenti. Perché aveva un modo tutto suo di confrontarsi, era molto garbato e al tempo stesso tenace nelle sue battaglie. Una persona cordiale, sempre col sorriso. Ci incontravamo sul lavoro tutti i giorni, era un piacere stare con lui». Come De Salvia, anche gli altri colleghi di officina, e tutti i dipendenti della Gtm sono pronti a far sentire la propria vicinanza alla famiglia. «Intanto», fa sapere De Salvia, «martedì era prevista una convocazione in prefettura per la vertenza in corso che abbiamo con l’azienda. Come organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Auto e Ugl Autoferro abbiamo chiesto un rinvio per essere pronti in caso dei funerali. Perché Sauro», conclude il sindacalista, «era sempre disponibile con tutti, si prodigava in ogni modo. Lo ricorderò sempre per la sua spiccata sensibilità».

Il sindaco «Per Manoppello è un giorno triste»

MANOPPELLO. Sauro Rulli, 45 anni, sposato, padre di due figli, dipendente della Gestione Governativa, meccanico nel settore della manutenzione dei mezzi e delegato per l’Officina della Filt Cgil. La moglie dipendente di una catena di grandi magazzini. La notizia della sua morte ha sconvolto l'intera comunità manoppellese. Sauro era stimato e benvoluto da tutti. Fino a qualche anno fa risiedeva a Chieti, dove si era trasferito con il padre. Poi, con il fratello Loris, stimatissimo commercialista revisore dei conti, qualche anno fa Sauro aveva deciso di tornare a Manoppello dove avevano ristrutturato un fabbricato nella zona del centro storico, oggi ancora soggetto agli ultimi lavori di resaturo. Una scelta che aveva doppiamente fatto piacere ai manoppellesi e agli amministratori, perché due famiglie erano tornate a vivere in città e per di più ripopolando il centro storico. Il sindaco Gennaro Matarazzo esprime tutto il cordoglio della sua comunità: «Per Manopello è una giornata triste. Siamo addolorati, sconvolti e vicini alla famiglia». Walter Teti

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