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Pescara, 16/05/2025
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Data: 12/08/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Muore in moto nello schianto con un suv. Sauro Rulli, 45 anni di Manoppello ha invaso l’altra corsia (Guarda la foto)

SULMONA Aveva due figli e una passione, la motocicletta: Sauro Rulli, 44 anni di Manoppello, dipendente dell’Arpa a Pescara, famiglia molto conosciuta in paese, un fratello commercialista, è morto ieri sulla strada provinciale 60 Marso-Sannita nei pressi della stazione di Cocullo. A bordo della sua Ducati 900 stava godendosi le strade di montagna: un’escursione domenicale finita contro un Suv Mazda Cx 7 contro cui si è scontrato poco dopo le 11 di ieri mattina. L’uomo era in compagnia di un gruppo di motociclisti quando, probabilmente per evitare un avvallamento sul manto stradale, ha deviato la sua corsa, invadendo la corsia opposta. L’impatto è stato violento: Rulli ha preso in pieno il muso della macchina sulla quale viaggiava, in direzione Sulmona, una famiglia pugliese (con un bambino di quattro anni a bordo) rimasta fortunatamente illesa grazie anche all’apertura degli airbag. Rulli, invece, è stato sbalzato dalla moto e ha perso il casco: morto sul colpo, diranno poi il medico legale e i carabinieri della compagnia di Sulmona che hanno disposto il trasferimento della salma all’obitorio di Avezzano, in attesa che la procura della Repubblica decida se disporre o meno l’autopsia. C’è da chiarire infatti se ci siano responsabilità per questa morte improvvisa, se la cattiva manutenzione della strada abbia influito sull’incidente o se la tragedia sia da attribuire alla sola leggerezza del motociclista.
Una strada, quella che unisce la Valle Peligna alla Marsica, molto frequentata dagli amanti delle due ruote per il panorama mozzafiato e per la serie di curve che la caratterizzano. Una strada però pericolosa per gli effetti del gelo invernale e le piogge che da sempre ne compromettono il manto stradale e la linearità. Una strada su cui Rulli ieri ha perso la vita: sul posto in lacrime i compagni di escursione e familiari e amici, giunti a Cocullo subito dopo aver appreso la notizia. Scene di disperazione, con momenti di tensione, quando uno degli amici ha voluto forzare il blocco imposto dai carabinieri per vedere la salma di Rulli. Il 44enne di Manoppello era moto conosciuto in paese, dove era tornato a vivere da poco dopo essersi sposato e aver abitato a Chieti Scalo. Nel paese di origine dei genitori stava ristrutturando una casa di campagna e si era ambientato bene con la sua famiglia: la moglie e due figli (un maschietto di undici anni e una femmina di sette). «Scendeva da Manoppello paese ogni mattina a fare colazione qui prima di prendere l’autobus che lo portava al lavoro a Pescara - racconta la titolare della pasticceria Il Girasole a Manoppello Scalo - era un ragazzo buono e disponibile. Si intratteneva a parlare ogni giorno della sua vita, della sua famiglia ed era felice di essere tornato a Manoppello da dove era andato via qualche anno fa. La notizia ha sconvolto tutta la comunità, perché Sauro era un ragazzo serio, molto dedito alla famiglia: la passione per la moto era l’unico svago che aveva». Uno svago a cui, per il maltempo, quest'anno aveva dovuto spesso rinunciare. Poi, ieri, finalmente una bella giornata, la giornata ideale per un’escursione sulle montagne d’Abruzzo: dalla Val Pescara alla Marsica, attraversando la Valle Peligna. L’ultimo viaggio in sella alla sua Ducati.

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