Per salvare la ferrovia Avezzano Roccasecca che dovrebbe cessare la sua attività nel prossimo mese si stanno mobilitando tutti. Ieri in Regione a Pescara è andato l’assessore avezzanese Eliseo Palmieri con la fascia tricolore accompagnato dal Consigliere regionale Giovanni D’Amico e da alcuni rappresentanti dei comuni del Lazio. Sono stati ricevuti dall’assessore regionale ai trasporti Morra il quale ha già definito una data per venire ad Avezzano per vedere quello che si può fare. L’assessore Palmieri ha consegnato al suo omologo regionale una borsa contenente un centinaio di fogli di carta con le firme raccolte in questi giorni ad Avezzano, ma anche lungo tutto il tracciato della ferrovia, volte a manifestare il consenso al suo mantenimento. È un Comitato del sì, finalmente, in controtendenza a quelli che dicono sempre no. Occorre dire che anche Giovanni D’Amico ha svolto appieno la sua parte. L’assessore Morra si è reso disponibile ad affrontare il problema e, come racconta, ottimisticamente, Palmieri «ha accolto molto benevolmente l’iniziativa, prendendo i fogli con le firme che gli serviranno per esercitare pressioni su chi deve decidere di non sopprimere». Morra viene da almeno tre o quattro incontri in Marsica: alcuni a Tagliacozzo altri qua e là per l’Abruzzo. La verità è che il Lazio fa la sua parte e l’Abruzzo abbandona. A Sora infatti è nato un Comitato per la difesa della Avezzano Roccasecca che ieri ha diffuso a sua volta un documento che è stato inviato al Sindaco Ignazio Marino e che fa riferimento anche al potenziamento della Pescara Roma, nel suo ultimo rigo. La verità dunque nuda e fredda (anche se evidenziata in un agosto torrido) è che il Lazio sta svolgendo appieno il suo dovere e l’Abruzzo no. La Regione di Zingaretti e Marino ha portato il doppio binario fino a Lunghezza mentre l’Abruzzo «ancora aspetta che si realizzino le promesse di Morra» - scrive il Comitato pendolari. Giovanni D’Amico che è rovetano e dunque direttamente interessato al problema ha citato il fatto che la Avezzano Roccasecca è utilizzata da centinaia di studenti che si muovono nella Valle Roveto verso Avezzano in una zona sismica.