L’accusa più pesante è quella di aver lavorato sul bilancio 2012 con «una non leale collaborazione». Chiodi spiega con una battuta («in Abruzzo siamo i più leali d’Italia»), mentre nel merito, secondo i tecnici della Regione, «si sarebbe trattato di un malinteso: il ministero ha chiesto agli uffici regionali di apportare delle modifiche ad alcuni conti finanziari qualche giorno prima della riunione per il tavolo, in ottemperanza alla interpretazione ministeriale delle novità legislative del decreto 118 in vigore solo da quest’anno per la gestione sanitaria accentrata. La Regione ha adempiuto alle indicazioni ministeriali puntualmente, ma al contempo ha apportato ulteriori modifiche alla prima versione contabile trasmessa ai ministeri, dovute a valutazioni contabili ritenute più in linea con le nuove indicazioni ministeriali, questo però senza darne preventiva comunicazione al ministero visti i tempi ristretti rispetto alla data del tavolo». Da qui l’espressione forte sulla «non leale collaborazione» che ha portato i responsabili del Tavolo di monitoraggio a rinviare l’analisi alla prossima seduta. Le spiegazioni ci stanno ma «la fragilità» dei conti menzionata dai tecnici romani resta un punto interrogativo.
MANCA IL PIANO 2013/2015
La seconda contestazione è relativa alla mancanza di un piano operativo 2013/2015 per la sanità abruzzese. Anche qui Chiodi ostenta sicurezza: «Il piano c’è, è in due versioni (una da 170 pagine, l’altra da 20) ed è stato portato a Roma il 25 luglio. Non l’ho consegnato perchè significherebbe accettare la proroga del commissariamento mentre io voglio chiederne la chiusura». Di più: «In questi giorni - dice il governatore - Il ministro Lorenzin inizia a parlare di Piani di riqualificazione che sostituirebbero i Programmi Operativi ed io sono d’accordo con lei, l’Abruzzo oggi ha bisogno di migliorare la propria offerta sanitaria ma a livello economico ha dimostrato di aver raggiunto un equilibrio ormai strutturale dopo tre anni».
CASO ACCREDITAMENTO
Altro passaggio fondamentale, è l’accreditamento delle strutture private che lavorano in convenzione. Chiodi promette: «Per il prossimo tavolo di monitoraggio ci sarà già stato l’accreditamento di alcune strutture. L’agenzia sanitaria regionale proprio in questi giorni ha ricevuto i primi risultati delle verifiche relative alle prime strutture analizzate per l’accreditamento, effettuate da appositi gruppi di esperti che hanno verificato l’esistenza dei requisiti indicati nei manuali di accreditamento. Ci sono stati alcuni ritardi dovuti alla mancata firma del contratto dei tetti dell’ospedaliera 2013 da parte di alcune strutture, ma presto avremo i primi accreditamenti». Infine le criticità per rete dei punti nascita e la rete di emergenza urgenza. Chiodi prende tempo: «Dopo le ferie vedremo la rete dei punti nascita mentre per l’emergenza urgenza, è giusto costruire la rete rispettando i canoni ministeriali e con il supporto delle Aziende Sanitarie».